Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

17 set 2012

"La felicità esiste, ne ho sentito parlare". Gesualdo Bufalino narratore - Giuseppe Traina (Saggio - 2012)


"La grandezza letteraria (e morale) di uno scrittore, e soprattutto della sua opera, si misura considerando, innanzitutto, l'eredità che lascia agli scrittori successivi e soprattutto ai lettori: la sua capacità di parlare ancora, 'post mortem', ad essi. Parlare, ovvero sollecitarne le risposte: qui ed ora, una volta che la sabbia della battigia abbia assorbito la risacca effimera delle mode letterarie". 

Il volume raccoglie i saggi che il professor Traina ha dedicato alla figura di Bufalino narratore. Solo poche pagine sono inedite. Gli scritti abbracciano l'intera opera narrativa bufaliniana (ad eccezione dell'incompiuto 'Shah-mat') e cercano di mostrare, brillantemente direi, la natura inattuale e al contempo modernissima, e dello stile e della poetica, di uno scrittore coltissimo, carico di senso, postmoderno; superbo, tra i più grandi della seconda metà del ‘900.

P.S. Veste grafica e formato del libro infelici.

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