Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

8 lug 2022

Il bestiario di Proust - Daria Galateria (Saggio - 2022)

"Ecco dunque gli animali che servono a Proust a raccontare la sua vita di scrittore: la stanza notturna in cui è rinchiuso, e il tempo destinato ai suoi quaderni, e a quella specie di sua parziale resurrezione cui sono destinati. Si è identificato con le bestie che hanno gli organi destinati al piacere altrettanto mal congegnati del suo, ma ne ha scritto solo nei quaderni preparatori. A volte sono gli altri, che chiamano Proust col nome di animali".


Ne  Alla ricerca del tempo perduto, secondo l'autrice, non siamo solo di fronte a un'immensa cattedrale gotica, ma anche a un'arca di Noè carica di animali. Messi in salvo da Proust-Noè, sono i suoi animali perduti, vissuti in vita o nelle sue letture, descritti in lettere, poesie, racconti e romanzi. Sono soprattutto bestie che per la loro stessa conformazione fisica non possono amare, che non possono nemmeno baciarsi, come balene, cervi o ricci. Persino lo stesso Proust è un animale, è un gufo per via delle sue abitudini che lo portavano a vivere la notte più che il giorno. 

L'estrema sensibilità lo porta a pensare con orrore alla caccia, all'equitazione. Gli zoo sono motivo di sofferenza, come quello di Parigi che si staglia sullo sfondo dei ricordi con i suoi animali incatenati che hanno perso la loro storia e la loro sfida con il tempo. 

Saggio tematico che rivaluta la presenza degli animali nell'opera proustiana (fino adesso ritenuta, invece, priva o quasi di riferimenti bestiari) e che li cataloga tutti dalla A di Alcione alla Z di zebra. Per ogni bestia è descritta l'evoluzione simbolica nel Tempo, perché tutti, chi più chi meno, subiscono una metamorfosi che permette all'autrice di analizzare la psicologia, tra simboli e condensazioni, dell'animale notturno Proust che vola solo dopo il crepuscolo. 

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