Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

16 feb 2010

Morte e religione nel medioevo - Johan Huizinga (Saggio - 1919)

"La corporeità che i santi acquistavano già attraverso le figurazioni artistiche, era accresciuta dal fatto che da lungo tempo la Chiesa aveva permesso e incoraggiato il culto delle loro reliquie. Quell'attaccarsi alla materia non poteva non influire sulla fede, portando a incredibili esagerazioni. Quando si trattava di reliquie, la robusta fede del Medioevo non temeva né delusioni né profanazioni."

I capitoli di questo libretto sono tratti dal celeberrimo "Autunno del Medioevo". Come si evince dal titolo, riguardano i temi della morte e della religione, accostati perché entrambi intrinsecamente legati a una mistica e a un simbolismo particolarmente sentito nel Basso Medioevo. La morte, tema a cui è dedicato solo un capitolo, era vista come caducità, era sentita con un timore carico di brividi e terrore. La morte quindi diventa espressione culturale di un'epoca; un Medioevo però ancora attuale... La paura della morte e la rassegnazione verso essa sono materie che tuttora ci avvicinano.
Straordinari le parti dedicate alla religione che, assorbendo il paganesimo, si fa superstizione. La vita quotidiana era impregnata di religione e quindi ne viene fuori un Basso Medioevo in tutti i suoi aspetti irrazionale, suggestionato dall'ignoranza. Aspetti questi che sembrano attuali, un Medioevo che vive ancora oggi, ma che possedeva già anche un simbolismo che è sovra storico, quasi universale.

Ricco di aneddoti curiosi sulle pratiche - poi abbandonate - funerarie, sui simboli e la forza della religione, di facile lettura nonostante le citazioni in lingua e i nomi di santi e sovrani che ai più potranno apparire sconosciuti, è un libro che non stanca.

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