Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

7 nov 2010

Il Risorgimento italiano - Alberto Mario Banti (Saggio - 2004)

"La lezione di Cavour è limpida; ma l'eredità del Risorgimento è ambivalente, contiene l'una e l'altra opzione, il disprezzo nei confronti della rappresentanza parlamentare e la sua valorizzazione. E [...] questa ambivalenza non è la meno importante delle eredità del Risorgimento"

Attento a tenere chiare e distinte le definizioni di 'Risorgimento', 'Nazione', 'Unità', il prof. Banti si cala nella parte dello storico di professione. Si pone delle domande, studia le fonti per trovare le risposte e, una volta trovate, le interpreta convincentemente.
Per l'autore, il Risorgimento italiano, il processo che portò l'Italia all'unità nel 1861, ebbe inizio negli anni delle vittorie napoleoniche del Triennio Repubblicano (1796 - 1799). È in questo periodo che si sono rafforzate e maturate le basi intellettuali dell’idea di Italia unita. Ma se il Triennio ha posto, soprattutto nelle persone colte, i presupposti per una discussione crepitante sull'archetipo Italia, quello austriaco della Restaurazione ha invece dato il la alle azioni concrete. Il saggio quindi - evidenziando pure le difficoltà del momento, la frammentarietà delle riflessioni e delle azioni, le spaccature profonde tra 'patrioti' e 'reazionari', tra centralisti e federalisti - passa in rassegna i moti, le guerre d’indipendenza con piglio da manuale scolastico. Resta comunque centrale in tutto il saggio, come si scriveva, il ruolo dello scontro tra le diverse posizioni e soluzioni politiche. E non poteva essere altrimenti. I dibattiti via via crescenti (contrari e non), le manifestazioni tendenti all'unità, i bisogni di significati (non per forza legati all'economia) si susseguono in un periodo in cui il pensiero, le speranze degli italiani si destano dal sonno che li ha visti disuniti. Opposizioni, dissensi, sette segrete, opere letterarie, differenze tra città e campagne, insurrezioni, dibatti sulla forma: in sintesi il processo risorgimentale che si è alla fine espresso in unità.
Il testo si chiude con una rilevante sezione dedicata ai documenti più importanti e significativi degli anni risorgimentali.
Il volume è spesso manualistico, quasi assenti le raffinatezze dei particolari che divertono il lettore; è comunque un buon libro, specialmente per rinfrescare la memoria su un momento storico che ancora oggi sembra attuale.

2 commenti:

  1. Ciao Salvo..anch'io son siciliano come te.. stavo cercando in questo preciso istante..informazioni sul libro "Il Risorgimento italiano" di A. M. Banti..per un esame.. e su google mi è comparso anche il tuo link. Volevo solo dirti che hai un blog davvero carino e interessante!!! :)

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  2. Grazie per i complimenti e un 'in bocca al lupo' per il tuo esame!

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