Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

27 giu 2019

Le poesie – José Saramago (Poesie – 1966)

Un ronzio, solamente

Cade la mosca nella tela. Il ragno
distende le zampette già contratte,
e nei palpi golosi, tra i fili,
il ronzio arrochisce e, di botto, tace.

Quel ch'era vivo è morto. Abbandonato
al dondolio del vento, il corpo secco
batte il conto del tempo che mi avvolge
in un bozzolo di stelle soffocato.


Poesie brevi, veloci; piccoli sassi su cui riflettere e ritrovare in nuce tutta la poetica di Saramago, poi sviluppata nei successivi, e bellissimi, romanzi. Sono versi scevri di barocchismi e sentimentalismi. Si leggono però delle note di malinconia, ma anche ironia, pessimismo, disincanto. È un uomo senza scampo quello che dipinge Saramago, un uomo ovvio, banale, falso, il cui unico destino è la morte. L’uomo, ansioso di conoscenza, creatore di falsi miti come la religione e l’amore, ha solo il potere di partorire parole, sebbene anche queste siano, in fin dei conti, vane. Il compito del poeta è quindi quello di scavare nelle parole, nell'uomo, in una continua ricerca di senso e di semplicità. E le parole, la poesia soprattutto, diventano strumento per cogliere il significato dell’esserci. 
È un percorso esistenziale quindi, una ricerca ossessiva dell’essenziale, dove restano soltanto le dimesse parole, l'uomo e la morte.



13 giu 2019

Le bugie nel carrello - Dario Bressanini (Saggio - 2013)

"Che tipo di giustificazione fornisce Steiner a sostegno di questi preparati? Ha fatto degli esperimenti? Ha verificato sul campo la loro efficacia? No, nulla del genere. Oserei dire che qualsiasi prova andrebbe contro la sua visione filosofica. Di alcuni non si cura di spiegare perché debbano funzionare, di altri invece fornisce spiegazioni esoteriche, come vi ho mostrato. Dopo tutto lui era in contatto diretto con la Verità Cosmica".

Davvero il Kamut è un grano antico dei faraoni? O è vero che le patate al selenio fanno bene alla salute? Esiste la mortadella totalmente naturale? Davvero il pomodorino di Pachino è siciliano? Ma bere il latte è innaturale? A queste domande (e a molte altre), Bressanini, "l'amichevole chimico di quartiere" come spiedermanianamente ama definirsi, risponde con i toni che gli sono riconosciuti, con ironia, semplicità e soprattutto con i dati scientifici alla mano. E così scopriamo che il Kamut è un grano moderno mediorientale come tanti altri; oppure che le patate arricchite al selenio non servono a nulla (solo a farci spendere qualche euro in più semmai); oppure, ancora, che il pomodoro di Pachino è solo un frutto israeliano ottenuto con tecniche biologiche (da non confondere con gli OGM). 
Non poteva mancare, in questo viaggio tra i vari reparti di un ipotetico supermercato, un capitolo sull'agricoltura biodinamica e sul suo assurdo quanto invasato fondatore Steiner (incredibile come abbia così tanto seguito oggi!). Significativo il capitolo dedicato alla mortadella (e ai salumi) che, per forza di cose, possiede nitriti, ma che consumato ogni tanto non è pericoloso. E poi interessanti, tra gli altri, i capitoli sulla mozzarella di bufala, sulle uova, sul latte, sul tonno.
Bressanini, accompagnandoci mentre facciamo la spesa, non vuole creare allarmismi (a differenza di quanto invece accade spesso...), ma denuncia, documentando scientificamente le sue affermazioni, le bufale e le mezze verità che sono tanto diffuse nel settore alimentare. Così facendo, veniamo a sapere quanto le informazioni divulgate nei mass media siano fasulle, pensate al solo scopo di vendere. Dunque, prima di dare per vera un'affermazione, è bene informarsi e chiedere le prove per non incappare in notizie distorte e non avere modo di riconoscerle come ingannevoli.

10 giu 2019

Album Proust - Pierre-Louis Rey (Saggio - 1987)

"A Parigi lascia sempre meno la sua camera, che fa tappezzare di sughero per isolarla dal rumore, e riempie quei suoi quaderni di scuola, per la maggior parte con la copertina di finta pelle nera, che, più adatti dei fogli volanti, gli permettono di scrivere a letto, anche se gli procurarono difficoltà insormontabili per le aggiunte. Infatti, avendo concepito fin dall'inizio il principio e la fine del romanzo, procederà per innumerevoli, successive aggiunte".


Raffinato libro che, ripercorrendo la biografia di Proust, cerca di raccontare gli intrecci e gli incontri della sua vita con la Recherche, il suo capolavoro indiscusso. Ricchissimo di foto e di ritratti d'epoca, gli occhi durante la lettura si soffermano apprezzandone la qualità, ma anche immaginando Marcel e i suoi personaggi in quei luoghi e in quei tempi trasfigurati dalla penna dello scrittore. Prezioso.

9 giu 2019

Medicine e bugie - Salvo Di Grazia (Saggio - 2017)

"Io non metto in dubbio che quella persona, e come lei tante altre, creda veramente alle energie o al fatto che una pratica come l'omeopatia abbia qualche base scientifica (no, non ce l'ha): il problema è che non solo non vi è alcuna prova che le sue tesi siano davvero mediche, ma quasi sempre non vi è nemmeno la possibilità di smentirle. Di scienza, per definirla tale, bisogna poter discutere, altrimenti anche l'unicorno potrebbe diventare materia di studi all'università perché, nonostante non ne sia mai stato trovato uno, da qualche parte potrebbe anche esistere e restare nascosto".

Siamo ossessionati dalla salute, siamo alla ricerca smodata di rimedi per i nostri problemi (anche quando non esistono) e così in molti sono disposti a credere all'incredibile, come all'omeopatia, all'agopuntura, alla cristalloterapia. Siamo disposti, però, a credere anche alle pubblicità delle case farmaceutiche che quotidianamente ci bombardano su tutti i mezzi di comunicazione di massa. Esistono numerose truffe documentate sulla salute, orchestrate dalle case farmaceutiche (sia le multinazionali che quelle "naturali"). Da medico, Di Grazia racconta degli abusi delle industrie farmaceutiche che hanno come finalità il guadagno. Pressioni a fine di lucro che sono presenti anche nelle industrie di medicine alternative, in quelle alimentari e biologiche-naturali. Queste, industrie farmaceutiche e alternative, basano i loro interventi sul desidero dell'uomo di benessere e guarigione, sfruttando proprio la nostra debolezza di fronte ai temi salutistici. Un esempio efficace sono gli integratori alimentari che quasi sempre non servono a nulla, sono una truffa bella e buona, eppure continuiamo ad abusarne senza criterio. Tuttavia non è corretto pensare che anche per la scienza sia così, questa per definizione non cerca soldi, ma conoscenza.
"Il business della salute. Come difendersi da truffe e ciarlatani", il sottotitolo, è un altro bel libro sul modo di procedere della scienza, quella vera, seria, critica, curiosa, contro i tentativi dei ciarlatani che di verità e serietà non hanno la benché minima idea. Di Grazia è uno scienziato che si batte contro le truffe legate alla medicina e contro chi sostiene efficacia e sicurezza su prodotti che invece non lo sono, e per farlo applica il principio di falsificazione popperiano per distinguere la scienza dalla pseudoscienza. E mai fidarsi solo per il principio di autorità, ma occorre sempre chiedere le prove. Perché oltre agli innumerevoli guru e naturopati improvvisati, anche medici, scienziati e premi Nobel possono dire castronerie (bellissimo il capitolo dedicato ai premi Nobel che da scienziati sono diventati con la vecchiaia degli pseudoscienziati).

Al di là delle singole e curiosissime storie raccontate, oltre all'onestà intellettuale, ciò che resta da ricordare è che bisognerebbe adottare sempre il metodo scientifico, effettuare esperimenti attendibili, controllare i risultati e così smascherare le innumerevoli truffe che ci vengono propinate. Chiedere le prove, oppure continuare a leggere libri del genere per tenersi aggiornati sullo stato dell'arte della scienza e delle bufale.

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