Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

2 nov 2021

Il corrispondente misterioso - Marcel Proust (Racconti - 1896)

"Ben presto, come un vento intriso di pioggia sfoglia, stacca, disperde, fa marcire i fiori più profumati, il dolore di sentire ormai perduta la sua amica sommerse in un fiume di lacrime tutti quei voluttuosi pensieri. L'aspetto della nostra anima cambia spesso quanto quello del cielo. Le nostre povere esistenze ondeggiano smarrite fra le correnti della voluttà dove non osano restare e il porto della virtù che non hanno la forza di raggiungere".


 A venticinque anni un giovanissimo Proust si misura con la difficile dimensione del racconto. Rimaste inedite fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, e pubblicati per la prima volta in Italia solo adesso, queste nove novelle sono sì poco definite, alcune addirittura incompiute, eppure denotano quanto importante fosse già la letteratura per quello che sarà lo scrittore più importante del secolo scorso, e non solo. Nel loro piccolo, i racconti già contengono alcune immagini, alcuni ritratti di personaggi che poi si ritroveranno in quel capolavoro che è la Recherche. È evidente ancora una volta come il celebre romanzo sia in effetti l'esito finale di un percorso formativo e di scrittura che è iniziato ben prima della stesura stessa della Recherche.

Al centro e protagonista di questi racconti abbiamo la Parigi della Belle Époque, abbiamo personaggi che soffrono d'amore, omosessuali soprattutto, troviamo il tema della morte, della musica, della meraviglia di fronte alla bellezza, del mistero della vita, dell'esplorazione del proprio mondo interiore e dell'arte che ci aiuta a comprendere gli aspetti esistenziali. Sono protagonisti anche i temi della decadenza fisica, della memoria, della malinconia di un tempo perduto e della voglia di ritrovarlo. Il tema più ossessivo, tuttavia, rimane quello dell'omosessualità vista come maledizione in una riflessione psicologica che è fondamentalmente dolorosa. Riflessione anche morale se vogliamo, in un'epoca nella quale non era socialmente accettabile. Il racconto che dà il titolo alla raccolta riassume in sé la maggior parte di questi elementi. Narra, infatti, di Christiane, amica di Francoise, che lentamente si ammala sempre più per un male misterioso. Nello stesso periodo, Francoise riceve delle lettere d'amore da un ignoto, che poi si scoprirà essere la stessa Christiane. Pensando di assecondarne i desideri, Francoise, dopo aver consultato il suo confessore, rinuncerà nel suo intento. 

Nelle novelle è chiara l'influenza di Poe (nel racconto Il corrispondente misterioso c'è un evidente rimando alla Lettera rubata e c'è ne La consapevolezza di amarla addirittura un dialogo con un gatto-scoiattolo del tutto simile al corvo) e anche l'influenza di Schopenhauer e della sua volontà e rappresentazione (nel racconto Dopo l'ottava sinfonia di Beethoven).

La raccolta è introdotta da Luc Fraisse che spiega magistralmente come hanno avuto inizio alcune pagine del capolavoro proustiano. Introduzione che inevitabilmente si lega al saggio che chiude il volume in cui lo stesso saggista ricerca, alla luce delle nuove carte proustiane, le fonti della Recherche. Ogni novella, inoltre, è introdotta da un prezioso commento che, tra l'altro, mette in luce le corrispondenze tra il racconto stesso e quello che sarà il romanzo e anche i lapsus calami che Proust ha spesso tra i pronomi di genere.

Archivio blog