Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

15 giu 2010

Matrimonio e morale - Bertrand Russell (Saggio - 1929)

"Gli abitanti delle isole Pelew credono che la perforazione del naso sia necessaria per conquistare la beatitudine eterna. Gli europei credono che la stessa mèta sia più facilmente raggiungibile col bagnare la testa e pronunciare contemporaneamente certe parole. La fede degli isolani delle Pelew è superstizione, quella degli europei una delle verità della nostra santa religione"

In un periodo storico dominato dall'ipocrisia e dal puritanesimo morale, Russell pubblicò una raccolta di saggi sulla libertà: la libertà sessuale soprattutto! Al di là del coraggio del già celeberrimo filosofo di Cambridge, traspare tra le pagine la sua straordinaria capacità divulgativa. La lettura, infatti, scorre come un fiume di montagna carico di acque cristalline e sempre nuove. Lucido, preciso, secco, deciso, prepotente alle volte, il pensiero si dipana con l'attenzione e la logica che ormai sappiamo essere proprie di Russell. Per tutto ciò quest'ultimo appare scandaloso, anticonformista, libero. Mi piace!
I concetti rivelati dall’autore un paio di anni prima del “Perché non sono cristiano” (quasi tutti condivisibili), nella nostra società vincolata da pregiudizi e pietosi disprezzi, sono tuttora inattuali. Russell si serve degli studi antropologici per avere conferma delle sue tesi e mi sorprende come il filosofo fosse, e sia, fuori dai tempi imposti da fugaci filosofie prevalenti. I saggi, di riflesso, sono anche il pretesto per criticare una bigotta e imperante etica sessuale che, per forza di cose, non è libera, non è ancorata alla verità.

Certune idee, come quelle razziste e sull'eugenetica, furono superate da Russell anni dopo. Nondimeno scandalizza e disorienta ancora leggerle...
E' probabile che alcuni miei pensieri in merito siano più radicali e quindi su certi paletti fissati da Russell posso anche dissentire, eppure il suo rimane un solidissimo presupposto dal quale non posso non costruire una struttura di pensiero positiva e propositiva.
Oggi, in un periodo storico dominato da classi dirigenti a loro volta dominate dall'ipocrisia e dal puritanesimo morale, questo libro dovrebbero leggerlo tutti, persino i bigotti.

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