Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

9 giu 2010

Bouvard e Pécuchet - Gustave Flaubert (Romanzo - 1881)

"In alto il cielo era coperto di stelle; alcune brillavano in gruppo, altre allineate, altre ancora solitarie, a lunghi intervalli. Una zona di polvere luminosa, che andava dal nord verso mezzogiorno, si biforcava al di sopra delle loro teste. C'erano tra queste luminosità grandi spazi vuoti; e il firmamento pareva un mare azzurro pieno di arcipelaghi e isolotti"

L'ultimo romanzo di Flaubert, filosofico, incompiuto, sacrilego, pessimista, modernissimo, è la celebrazione dei limiti dell'uomo. L'uomo infatti, con il suo meraviglioso desiderio di sapere e capire, non può in definitiva riuscire a sapere. Le scienze cui presta fede, sia esse scientifiche sia esse umaniste, non potranno mai afferrare la verità ultima; sono, per loro stessa natura, destinate a fallire. Persino la scrittura, e quindi l'arte, non ha significato. Sono tutte inadeguate a rispondere alle domande del mondo e a modificarlo. E' vero, Bouvard e Pécuchet sono degli sciocchi ottimisti, sicuri dell'utilità delle scienze e del progresso, che non sanno affrontare e decidere un cammino conclusivo. Tuttavia è anche vero che ciascuna scienza conserva in sé un lato oscuro, un orizzonte entro cui potervi scorgere pericolose notti…
La storia di questi due amici è, dunque, una storia di fallimenti. Da contadini, allevatori, coltivatori, chimici, anatomisti, astronomi, geologi, archeologi, critici letterari, attori teatrali, filosofi estetici, politici, economisti, amanti, ginnasti, spiritisti, metafisici, cristiani, pedagoghi - elenco e quasi gerarchia delle scienze! - non riescono mai a segnare un punto.
Le figure dei due amici condensano un’iniziale passione per la conoscenza tout court. Finiranno invece per essere dei tardi volumi enciclopedici viventi. Di tutto sanno, ma senza riuscire a trovare un senso, una risposta che sia certa, definitiva. Persino della ricerca stessa perderanno il tormento. Appesantiti di conoscenza, adagio si allontanano dal mondo, indifferenti a tutto e a tutti. Finiranno per copiare, senza pensare su quanto scritto, pagine e pagine. Un’enorme enumerazione e postille di tutto ciò che gli passa tra le mani.
Da notare che ogni rovina è spesso l'effetto dell'insegnamento dei libri... I libri, infatti, le opinioni anche in merito a questioni scientifiche attribuite dai diversi autori, determinano contraddizioni, contrapposizioni trascinando all'immobilismo i poveri autodidatti. Neanche l'esperienza, l'accumulo di conoscenza acquisita, per loro l'unico appiglio di salvataggio, sarà d'aiuto.

La storia dopo pochi capitoli diventa monotona e alla lunga noiosa. Però, il gusto raffinato per le descrizioni, tipico del romanzo ottocentesco, e la carica moderna del significato sono propellenti sufficienti per portare a termine la lettura. Tra l'altro, nei dialoghi tra i due amici è possibile conoscere i gusti letterari e artistici di Flaubert...

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