Non c'è nel romanzo, almeno nella prima metà, un protagonista unico, un personaggio da seguire. Il protagonista non è qualcuno d'identificabile. E' piuttosto l'assurdo con le sue logiche conseguenze; è l'invenzione con il suo freddo estremismo. In verità, un personaggio principale, sotto pelle, si può avvertire. Dietro questa indefinibilità, celata sotto due metri di terra, la morte, la sua idea, la sua iconografia, sorride e si bea della sua condizione di eroina silenziosa e al contempo burattinaia. Nella seconda metà del romanzo, invece, la morte in persona, lo scheletro con il cappuccio e la scure, decide di essere il primo attore reale del racconto. E' lei che con educazione, dal suo punto di vista, decide di ritornare ad ammazzare; che decide stavolta di avvisare con delle lettere le sue vittime una settimana prima; che, infine, decide di assumere fattezze di donna...
Le conseguenze alle assurdità, come si diceva, sono lucide e raffinate. Non sfuggono tuttavia, specialmente nel finale, cadute logiche, amnesie della memoria. Tuttavia la sintassi, affascinante, suadente, raffinata, non priva dell'ironia suscitata dal paradosso, permette al lettore di assaporare con dolcezza ogni pagina, senza mai nausearsi.
Le inevitabili riflessioni sulla morte che possono suggerirsi, le quali si riflettono naturalmente sul senso della vita, nascondono, neppure tanto bene - ma si conoscono le idee del primo nobel portoghese - critiche all'insegnamento religioso. Significativa la volontà, il conato di morte degli uomini. E' solamente nella normalità, nella banalità della vita e della morte che si può esistere.
Il finale mi fa storcere il naso. Seppur d'effetto, per via dello stile amabile e allo stesso tempo con fuoco, pecca di vera originalità. Sembrerebbe di essere di fronte ad un colpo di scena, ma, se ci si sofferma un po' di più, il colpo a effetto perde quella caratteristica di spaesamento, di spiazzamento, e si può controllarlo.
Non è allo stesso livello di "Cecità" in quanto a audacia e pregnanza, ma è pur sempre una lettura piacevole e stuzzicante.
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