Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

16 mag 2010

I sogni di un visionario spiegati coi sogni della metafisica - Immanuel Kant (Saggio - 1776)

"Perciò io non disapprovo il lettore se, invece di considerare i visionari come semi cittadini dell'altro mondo, li ritiene senz'altro e per davvero candidati al manicomio e si dispensa così da ogni ulteriore ricerca"

Nelle risposte alle opere e alle storie dello svedese Emanuel Swedenborg - capace, a suo dire, di comunicare con le anime dei morti - il filosofo di Konigsberg anticipa sommariamente, ma già piuttosto categoricamente, molte delle intuizioni delle future e "rivoluzionarie" "Critiche".
Testo antimetafisico, con quel pizzico d'ironia tipico dell'Illuminismo francese, cerca di mostrare, direi a ragione, quanto incapace sia la natura dell'uomo di conoscere lo spirito e tutto quel mondo indefinito e vagheggiato che lo circonda. Kant inizia così a porre i primi paletti ai limiti della ragione umana che poi saranno saldati definitivamente nella futura "Dialettica". Però, come in verità nelle opere maggiori, sembra che il filosofo, nello scoccare i colpi di fioretto nel duello contro l'oscurantismo, non abbia un polso fermo e deciso. E' quasi impaurito di ferire a morte; di scrivere che persino il Dio delle religioni è puro spirito... Non è un caso che in questo volumetto, dopo un accenno frettoloso, il problema non sia nemmeno abbozzato...
Il pamphlet è facile da leggere, ha una struttura e una forma non accademiche, scorrevole e scevro da tediosi scolasticismi. A tratti diverte, a tratti annoia, ma è breve e non è eccessivamente greve. Sebbene non sia mai citato, è innegabile la forte presenza di David Hume, il filosofo scozzese che svegliò Kant "dal sonno dogmatico".
In questa edizione (BUR, 2001), l'ampio e ben articolato saggio introduttivo di Guido Morpurgo - Tagliabue, se si conosce almeno manualisticamente il pensiero kantiano, è da leggere anche per le piccole curiosità sulla vita del pensatore tedesco che compì la rivoluzione copernicana in filosofia.

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