Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

3 giu 2013

Il profeta dell'erotismo - Gilbert Lely (Saggio - 1983)

"Simili in questo a Cuvier il quale da un semplice frammento fossile sapeva ricostruire un completo organismo animale, il marchese de Sade, partendo dai rudimentali elementi della sua modesta algolagnia (ai quali, in ogni caso, bisogna aggiungere gli atti di cui ha potuto essere testimone) ha edificato senza l'aiuto di alcun precursore e raggiungendo di primo acchito la perfezione, un museo gigantesco della perversione sado-masochista".

Ci sono libri di cui si è sentito parlare in anni lontani e felici, libri che si ricercano spassionatamente perché incuriositi da una certa fama, però difficili da trovare; e poi, improvvisamente, riesci a stiparli tra le mensole della tua libreria. La "Vita del Marchese De Sade. Lo spirito libero di un eterno prigioniero, le sue opere, gli scandali, la trasgressione, la follia", come recita il sottotitolo, è uno di questi. Negli anni dell’università ne sentii parlare e, incuriosito, cercai di trovarlo. Vanamente però. Certo, non mi impegnai più di tanto nella ricerca, tuttavia il volume non riuscii a recuperarlo. Fino ad oggi. 
Devo dire che è un volume che i cultori dell’opera sadiana devono avere. È una miniera di informazioni biografiche (alcune inutili o quanto meno poco interessanti), di importanti e acute osservazioni sulla psicologia del marchese, che, sebbene l’odore della pedanteria, sono frutto di ricerche e studi appassionati benché accademici. È un lavoro certosino; da storico e ricercatore Lely ha consultato documenti, archivi e ha realizzato un lavoro estremamente particolareggiato. I dettagli, gli aneddoti, raccolti in quasi cinquecento fitte pagine, infatti, sono minuziosi: alberi genealogici, descrizioni di uniformi militari, analisi di documenti processuali e lettere, tappe di viaggi, amori, ecc., che, però, non possono essere letti come in un romanzo. È un libro accademico, dove Lely ha riversato su carta, senza infiocchettarlo con la retorica del racconto, tutto ciò che ha trovato a proposito della straordinaria vita e opera del marchese de Sade.
Allora la lettura si fa greve, lenta e a tratti tediosa.

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