Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

31 ago 2012

I neoplatonici - Luigi Settembrini (Racconto - 1859)


"Unsero bene e la chiave e la toppa, e così Doro senza molta fatica sua e senza molta noia di Callicle entrò vittorioso: a lo stesso modo entrò Callicle ed ebbe una simile vittoria; e così furono contenti tutti e due e goderono il primo frutto del loro amore".

Siamo nell'Antica Grecia e Settembrini si nasconde dietro il resoconto di un fantomatico Aristeo di Megara, l’autore di una storia scabrosa quanto scandalosa. Callicle e Doro, amici sin dall'infanzia, sono inseparabili. Belli, invidiati e pretesi, presto si innamorano e scoprono i piaceri del sesso. Sono due giovani innamorati, capaci di ragionare, di riflettere sulle emozioni, senza gelosie e invidie, in grado di decidere e di vivere il piacere comune e personale, di restare fedeli tra loro nonostante il pensiero platonico li inviti a non perseguire l’idea della famiglia... Accortosi di questo innamoramento squisito e serafico, Codro, allievo di Platone e maestro di filosofia ad Atene, invita i due bellissimi efebi, scopritori e sperimentatori arditi, forti del loro pensiero dedito alla conoscenza, a imparare l'arte dell'eros. E a casa del filosofo vivono e imparano (compreso il maestro stesso) l'ebbrezza divina di un ménage à trois. Le avventure continuano. Durante una festa i due amanti si dividono e Callicle si perde per la prima volta nell'estasi inebriante di un rapporto eterosessuale; con Innide, una bellissima ragazza ateniese. Raccontata l'esaltante avventura a Doro, Callicle lo invita a unirsi con la disinibita fanciulla - figura corposa e non secondaria nell’economia morale del racconto - e i due giovani hanno nuovi argomenti filosofici su cui discutere abbracciati di notte. Dopo altre avventure, militari anche, i due ragazzi resteranno legati per sempre, sebbene si innamoreranno di due donne con cui avranno dei figli e formeranno due bellissime famiglie.
Piccolo gioiello, con divertenti doppi sensi e ironiche metafore che si velano dietro colte citazioni e con un finale emozionante per stile e significato, ci mostra come l'arte fa bella anche l'oscenità. Un racconto erotico, omosessuale addirittura, scandaloso per la memoria storica e per molti moralisti; il rigoroso e austero patriota Settembrini ci lascia un’opera dinamica, dalla narrazione leggera e gustosa, un libro morale.

Il volumetto si chiude con una nota di Beppe Benvenuto che tratteggia le contraddizioni tra la figura pulita dell'autore e l’apparente dissolutezza del racconto.

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