Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

18 ago 2012

L'amante - Marguerite Duras (Romanzo - 1984)


"E la ragazza si era alzata come per andare a uccidersi a sua volta, a buttarsi a sua volta in mare e poi aveva pianto, perché aveva pensato all'uomo di Cholen e tutto a un tratto non era più sicura di non averlo amato, solo che quell'amore non l'aveva visto perché si era perso nella storia come acqua nella sabbia e lei lo ritrovava soltanto ora, nell'istante della musica sul mare".

Romanzo autobiografico, un romanzo di ricordi, una pennellata amara dell’Indocina francese degli anni Trenta. Racconta la passione di un intenso rapporto erotico e d’amore che rivelerà, alla quindicenne protagonista, un distacco dalla famiglia quasi connaturato, dalla madre soprattutto e le consentirà di capire quanto amore e soprattutto quanto odio covava in lei. 
Tutto ha inizio con un viaggio su un traghetto per Saigon, sul Mekong. Da qui comincia una relazione lunga un anno e mezzo, in cui la scrittrice francese scopre le gioie e i dolori dell'eros con un ricco ventisettenne cinese. Lui innamorato, quasi adolescente; lei fredda, distaccata, ma mai insincera, quasi donna matura. La ricerca di indipendenza, il sacrificio della povertà, quest’amore vissuto senza troppi pensieri peccaminosi e immorali sono la cornice del confronto-scontro della narratrice con la famiglia. Conflitto anche sconfinato con la madre; ribellione e ricordi diventeranno centrali nel racconto. 
Un romanzo breve che si dilunga su dettagli che nell'economia della storia potevano essere risparmiati, ma molto interessante per la frammentarietà della storia, con i continui rimandi a eventi e periodi diversi, per i salti temporali, per i discorsi diretti che si alternano agli indiretti. È, in sostanza, la storia di un viaggio, fisico, pedagogico, morale, così come è un viaggio verso un certo sperimentalismo che non disturba.
Il finale, forse un po’ troppo romantico, è davvero incantevole.

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