Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

5 gen 2012

Classifica: i più belli e i più deludenti del 2011


Anche il 2011 è andato. Un anno storico per me, di scuola di vita, a tratti pieno di impegni, di studi, di piacevolissime compagnie. Un anno di letture anche (non moltissime in verità, appena 63 libri letti, ma non piango per questo). E allora è giunto il momento di trovare una sintesi, un senso, se di senso si può parlare, al viaggio rapsodico intrapreso tra gli incanti delle pagine scritte. E se lo scorso anno avevo compilato un elenco delle mie letture preferite e di quelle sdegnate, adesso non posso, né voglio, tirarmi indietro.

Ecco quindi i cinque libri più belli dell’anno appena trascorso:
1. Essais
2. Il processo
3. Diario di scuola
4. I piccoli maestri
5. La caduta nel tempo e La zia Julia e lo scribacchino (ex aequo)

E di seguito i libri più deludenti:
1. Orgoglio e pregiudizio
2. François le Champi
3. La marchesa di O..., Michael Kohlhaas
4. La formazione di uno scrittore. Il caso Bufalino (1981 - 1988)

È stato soprattutto un anno di conferme, Nietzsche, Bufalino, Freud, Bukowski, ma un ‘nuovo’ scrittore si è distinto: Bonaviri. Spero che il 2012 sia l’anno della riprova.

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