Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

1 ott 2011

Cavour - Italo de Feo (Saggio - 1969)


"Come uomo politico, intese la politica quale essa deve essere: obbligo morale per il cittadino. Egli non fu soltanto un grande statista, il più grande, come universalmente è riconosciuto, fra quanti ebbero l'Europa ed il mondo nel secolo scorso".

Il Risorgimento è un momento storico di straordinaria importanza per noi italiani. Non è un caso che la bibliografia sul processo di unificazione italiana e sui suoi protagonisti sia sterminata. Tuttavia non sempre è pertinente, misurata, scientifica. Dietro i paraventi della retorica o della denigrazione spesso si nasconde la verità e il fastidio che può indurre. 
In questo saggio dal sottotitolo 'L'uomo e l'opera', la figura del conte di Cavour, un mostro politico divenuto mito, è pennellata con sensatezza e insieme passione. L’autore - solo per curiosità, autore di sinistra - fa largo uso (forse troppo) di citazioni dai diari e dalle lettere di Cavour e dei suoi parenti e amici, e nel riferire la grandezza diplomatica del piemontese alle volte sembra descrivere la biografia di un santo, di un genio (quale credo fosse), e sembrerebbe quasi patteggiare (e non mi spiace l’idea) più per il conte che per un Mazzini o un Garibaldi. Ma Cavour, si sa, non era un santo nel senso stretto del termine. Dai racconti dei suoi amori, della sua passione per il gioco, delle opere filantropiche e delle azioni politiche si tratteggia un uomo dal carattere deciso, puntiglioso, orgoglioso, anticonformista, brillante e ribelle. Sebbene di nobili natali, Camillo è un liberale, vicino all'utilitarismo di Bentham, si è battuto per la modernità, per idee di progresso che si scontravano con la Roma papalina ancorata a un pensiero bieco e superato; un santo laico insomma (forse oggi si direbbe laicista...), che con vigore, passione e soprattutto intelligenza, ha fatto l’Italia. 

1 commento:

  1. sembra molto interessante. Leggerò il libro sicuramente.

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