Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

27 apr 2011

Biblioteca - Fozio (Recensioni - IX sec. d. C.)

"Anche riguardo alla croce inventa una quantità di scempiaggini e di assurdità; dice che non fu il Cristo a essere crocifisso, bensì un altro al suo posto, e per questo motivo il Cristo schernì i suoi carnefici. Rifiuta poi i legittimi matrimoni e sostiene che ogni procreazione è un male ed è opera del Maligno; farnetica anche di un creatore dei demoni come di un essere a parte, e vaneggia di resurrezioni del tutto incredibili e puerili, che riguarderebbero uomini, buoi e altri animali". 

Rassegna di annotazioni sulle più disparate opere - ci sono recensioni su biografie, testi di letteratura, di teologia, di scienza, di storia -, il 'Myriobiblion', un ‘salvokalat.blogspot’ ante litteram se vogliamo, è un’opera preziosa. Preziosa perché molti dei testi citati sono oggi perduti; preziosa perché si scoprono autori, opere e idee antiche, con l’incanto delle cose perdute, che sono utili a comprendere meglio un periodo storico non del tutto luminoso; e preziosa perché ci aiutano ad afferrare con mano chiusa il fermento intellettuale di quei primi secoli cristiani, le cui lotte durissime tra i sostenitori delle diverse fedi porteranno a un calderone di parole, concetti e assurdità che, ancora bollenti, saranno riversate sui piatti della povera gente. Pietanze che, non completamente cotte, hanno generato nuove irrazionalità e nuovi pretesti per altre infinite e sacre guerre…
Gli scritti (alcuni brevissimi, altri non molto lunghi) ci portano con l'immaginazione lontano nel tempo. Mi viene in mente un uomo coltissimo, con un’eccezionale memoria, che per il fratello annota diligentemente sulla pergamena i suoi appunti sui libri che ha letto. 
In questo già voluminoso volume non sono riportate tutte le 279 schede che il patriarca bizantino aveva redatto, tuttavia sono più che sufficienti a indicarci l'acume dell'autore. Considerato il primo recensore della storia, Fozio dimostra l’ampiezza dei suoi interessi culturali, ed è straordinario ammirare la modernità del libro, almeno per quanto riguarda la sua struttura. Certo, molti codici sono noiosi e pedanti, ma è pur vero che conservano un fascino inspiegabile. Ad esempio, i racconti geografici e storici di paesi lontani assumono una veste fantastica e colorita, anche se i resoconti dei fatti storici nei secoli successivi alla nascita di Gesù sono saccenti e particolarmente lunghi e barbosi. Però alcuni aneddoti sono singolari, e il testo, se letto a singhiozzi, svela tutta la sua magia.
Nel presentare il sunto dell'opera letta, Fozio si abbandona alla critica e ovviamente, e non poteva essere diversamente, si scaglia contro gli eretici e i pagani, e non può non deformare alcuni fatti, né può demistificare alcuni miracoli. Nondimeno l'intelligenza e la cultura del patriarca, che gli permettono di criticare aspramente i testi e gli autori che non sono vicini al suo pensiero, specie se religiosi, al contempo gli consentono anche di discernere il genio e la profondità .
Ogni codice è corredato da note introduttive e, se possono essere utili agli studiosi, sono invitanti per la curiosità del lettore comune. Se si vuole, è un libro per gli studiosi o per gli appassionati di letteratura e storia bizantina, ma non scarseggiano spunti di riflessione e di curiosità per il lettore onnivoro e rapsodico.

E alla domanda se 'val di più la struttura o il contenuto', con convinzione, rispondo: entrambi.

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