Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

19 apr 2011

Il piccolo principe - Antoine-Marie-Roger de Saint-Exupéry (Favola - 1943)

"Se vi ho raccontato tanti particolari sull'asteroide B 612 e se vi ho rivelato il suo numero, è proprio per i grandi che amano le cifre. Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali".

Autobiografico negli elementi fondamentali (e anche profetico se vogliamo...), il capolavoro dello scrittore francese è la storia di una vendetta: la rivincita del bambino sui grandi che non hanno voglia di capire la logica estrema e puntigliosa che sta dietro al suo ragionamento. Il bambino, per mezzo della sua immaginazione, è in grado di vedere oltre quel velo di Maya che avvolge la realtà, mentre l'uomo non sa nemmeno riconoscere quel velo. Se gli adulti guardano il mondo solo quando tradotto in cifre, quando esteticamente presentabile, quando strutturato e misurato, se gli adulti sono affezionati ai numeri, sono catalogatori, il bambino scruta il mondo con occhi spontanei e sognanti e lo vede ancora più bello, ancora più ricco, ancora più grande. Nella profondità della sua visione, il bambino scopre, impara e, a differenza dei grandi, si meraviglia. I bambini sono sognatori, avventurieri; i bambini sono artisti.
Forse il racconto è frutto di un sogno, di un'allucinazione dovuta al sole del deserto. Nel Sahara, infatti, a seguito di un incidente aereo, il narratore si trova solo e scoraggiato. È qui che incontra un bambino singolare, il piccolo principe di un asteroide piccolissimo, che è gonfio di domande e di curiosità sulle meraviglie dell’immensa Terra. Il narratore, anche se adulto, non ha però perso il bambino che ha in sé e non si rifiuta di confrontarsi con il piccolo principe, un bambino persino capriccioso se vogliamo, ma anche malinconico, un po' triste. Inizia quindi il favoloso racconto del viaggio del bambino. Dopo aver salutato il suo asteroide, i suoi tramonti e il suo fiore, il piccolo principe su altri asteroidi incontrerà un anziano monarca, dispotico ma ragionevole; un eccentrico vanitoso; un ubriacone; un uomo d'affari; un lampionaio; un geografo: tutti adulti, tutti bizzarri; tutti soli. Sulla Terra inoltre i diversi incontri si fanno buffi e al contempo riflessivi. Animali, fiori, serpenti, tutti personaggi che marcano la differenza di prospettiva e di visione tra il mondo infantile e quello adulto. Il finale, ma non poteva essere altrimenti, con la liberazione dell’anima del piccolo principe, è commovente e profondo. 
Lo stile e lo schema narrativo sono tipici della favola, e la lettura scorre in modo veloce e piacevole. Le illustrazioni dello stesso autore, ingenue ma di un'ingenuità onirica, accompagnano il testo ed esemplificano il racconto con un tocco di grazia e tenerezza. 
I dialoghi tra i personaggi sono ironici e mostrano i paradossi delle pretese degli adulti. Questi, desiderosi di possedere ogni cosa, non hanno tempo per pensare che possa esserci qualcosa di più profondo dei numeri, dei cataloghi, delle regole. Che sia una favola a sfondo religioso?

Un libro per bambini, un libro per gli adulti.

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