Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

4 dic 2020

La domenica di Bouvines - Georges Duby (Saggio – 1973)

"Qui stanno per essere troncati di colpo, fra mezzogiorno e le cinque del pomeriggio, i nodi più stretti degli intrighi politici che, da qualche tempo, s'intessono in Europa. Rancori e cupidigie di capi di bande, passioni personali, affari di famiglia, ripudi, adulteri, affronti mal digeriti, promesse non mantenute, amicizie tradite, sete di arraffare, di superare gli altri, di mettersi un rivale ai piedi per la soddisfazione di rialzarlo con aria bonacciona, sono i veri moventi di questi conflitti. I quali per l'interesse di una stirpe, di una casa, di un patrimonio, aizzano gli uni contro gli altri uomini iracondi e scaltri, avidi e munifici, che, fin dall'infanzia, da quando sono usciti dal mondo delle donne, si affrontano ovunque in continua competizione. Bouvines è veramente prima di tutto un duello fra gelosi, venuti lì per il piacere di azzuffarsi".


Il 27 luglio 1214, una domenica, il giorno del Signore, la tregua di Dio da non macchiare con il sangue della guerra, si è combattuta una delle più importanti battaglie della storia medievale, e non solo. Nella piana di Bouvines, tra Lille e Tornai, circa 15000 uomini, tra fanti e cavalieri, si scontrarono quella domenica. Da un lato le truppe del valoroso re di Francia Filippo Augusto, dall’altro quelle dell'imperatore germanico Ottone di Brunswick, al cui seguito troviamo lo spregiudicato e capriccioso re di Inghilterra Giovanni Senzaterra. Ma c'è anche Papa Innocenzo III nascosto nelle pieghe della battaglia, in aperto conflitto politico con l'imperatore già scomunicato e al fianco di Filippo. Dallo scontro tra il bene e il male, come dipinto dalle cronache dell’epoca, ne uscì vittorioso il francese e la sua idea di monarchia nazionale. Quella battaglia, quindi, è un piccolo mondo storico che, sezionato con l'acume e lo stile di Duby, diventa paradigma di un'epoca e di una società. Il Basso medioevo è rievocato magistralmente in tutti i suoi aspetti: sociali, economici, militari, e in quel sottofondo si staglia la battaglia intesa come liturgia, con i suoi riti, con le sue regole, con la sua riflessione sulla guerra, sui soldati, sul denaro, sulle armi.

Duby, che cerca una corrispondenza tra il fatto in sé e il suo significato, si serve come fonte della cronaca di Guglielmo il Bretone, testimone oculare al seguito di Filippo, di cui riporta l'intero testo. Ovviamente le parole di Guglielmo sono di parte; dal lato francese, infatti, leggiamo di cavalieri leali e valorosi, dal lato tedesco, invece, di soldati, soprattutto i fanti, diabolici, sovversivi dell'ordine sociale voluto da Dio.

La scrittura e la dimensione artistica del saggio conferiscono al lavoro dello storico un’universalità che si traduce in resistenza, in un classico della letteratura che ogni amante della storia dovrebbe leggere.

Nessun commento:

Posta un commento

Archivio blog