Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

7 lug 2020

La filosofia non è una barba - Matteo Saudino (Saggio - 2020)

"Tutti gli sguardi si concentrarono sul volto di Diogene, il quale restava impassibile, stringendo i denti, immobile come una statua di marmo. Anche la folla pareva trattenere il respiro. Dopo alcuni interminabili minuti, il corpo del filosofo si accasciò a terra privo di vita. Con una forza di volontà disumana era riuscito a trattenere il respiro fino a morire, lasciando tutti i suoi detrattori ancora una volta a bocca aperta. Per un'ultima volta che nessuno avrebbe mai dimenticato".


A proposito della condivisibile tesi secondo cui tra biografia e pensiero esiste un legame molto stretto e la morte spesso ne è una prova, in questo volume sono raccontate le memorabili morti di filosofi del calibro di Talete, Pitagora, Eraclito, Empedocle, Democrito, Socrate, Diogene di Sinope, Pomponazzi, More, Bruno, Cartesio, Fichte, Schopenhauer, Kierkegaard e Nietzsche. Lo schema del libro è semplice: si inizia con il racconto aneddotico della morte del filosofo e dopo si spiega il suo pensiero, cercando di giustificarne la morte stessa. È il modo migliore per dimostrare che nella morte, nel modo di morire, c'è in fondo tutta l'essenza della filosofia seguita in vita.
Chiaro, consequenziale, curioso, senza note né riferimenti bibliografici, è un libro per tutti, soprattutto per chi si vuole approcciare alla filosofia in modo leggero e semplice.

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