Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

21 mar 2020

Il mondo di Sofia - Jostein Gaarder (Romanzo - 1991)

"Breve riassunto: un coniglio bianco viene estratto da un cilindro vuoto. Dal momento che l'animale è molto grosso, ci vogliono miliardi di anni per fare questo gioco di prestigio. Sulla punta dei suoi peli nascono i bambini. In questo modo hanno la possibilità di stupirsi di questa incredibile magia. Tuttavia, mano a mano che diventano vecchi, scivolano sempre più giù nella pelliccia del coniglio. E lì rimangono..."

Stratificato su più livelli narrativi, leggiamo un romanzo giallo, allo stesso tempo un romanzo di avventura, ma anche, e forse soprattutto, un trattato di storia della filosofia. La protagonista è Sofia Amundsen, una ragazza che poco prima del suo quindicesimo compleanno, di rientro da scuola riceve delle strane lettere che contengono delle altrettanto strane domande filosofiche. Confusa e allo stesso tempo affascinata dalle prime riflessioni esistenziali, scopre chi le manda per mezzo di Ermes, un cane addestrato. Sono di Alberto Knox, un misterioso filosofo che desidera insegnare a Sofia la storia della filosofia, per farla crescere non solo nel fisico ma anche intellettualmente. Così, tra lettere, incontri misteriosi in una chiesa medievale, lezioni in una baita su un lago, incontri con creature di altri romanzi e fiabe, si svolgono i racconti sul pensiero occidentale (e non solo) che inizia dall'antica Grecia fino al Novecento. Lezioni che via via che si susseguono, intervallati da strani riferimenti al compleanno di un'altra ragazza di nome Hilde, daranno a Sofia la possibilità di riflettere per la prima volta in modo critico sul valore della conoscenza, della speculazione filosofica, della meraviglia, della ricerca di senso. Un percorso straordinario che si illumina soprattutto quando Alberto e Sofia incontrano il pensiero dell'empirista Berkeley. Improvvisamente i due capiscono che in realtà loro non esistono, vivono soltanto come personaggi di un romanzo scritto dal maggiore Albert Knag, il Dio onnipotente del romanzo, per il quindicesimo compleanno della figlia Hilde (divertente l'uso dei nomi dei vari personaggi che rimandano alla filosofia, da Sofia, la sapienza, ad Alberto, che richiama alla mente il filosofo medievale Alberto Magno, da Hildegard di Bingen a Ermes, il cane messaggero). Da questa maggiore consapevolezza che si realizza concretamente alla fine delle lezioni, Sofia e Alberto, distraendo il maggiore Knag durante una festa assurda, riescono a fuggire dal romanzo e diventano reali, ma solo come fantasmi, spiriti dell'immaginazione che non possono interagire con la nostra realtà. Soltanto altri personaggi scappati da altri libri possono vederli e sentirli... I due figli della fantasia del maggiore Albert, quindi, decidono di andare a casa di Hilde, il giorno del suo compleanno, mentre questa sta organizzando uno scherzo al padre di rientro da una missione dell'ONU. Il maggiore Knag, infatti, lungo la strada del rientro scopre diversi biglietti di Hilde che gli indicano cosa fare, allo stesso modo di come aveva fatto il maggiore con Sofia e Alberto. Un modo semplice per far capire al padre quanto non sia bello sentirsi manipolati. Il romanzo si conclude con l'ultima lezione di Albert a Hilde dedicata al Big Bang, ma con la presenza di Sofia e Alberto, che forse solo Hilde riesce a percepire.

Romanzo sulla storia e sullo sforzo del pensiero filosofico, un libro nel libro, che pone al centro della riflessione l'importanza della filosofia, strumento indispensabile per cogliere il senso dell'esistenza umana. Via via che i personaggi ripercorrono il pensiero filosofico prendono coscienza di chi sono effettivamente. E non è questo, in fondo, il vero ruolo della filosofia, quello di farci comprendere quale ruolo abbiamo in questa infinità che chiamiamo universo? Chi siamo? Da dove viene l'universo? Qual è il senso della vita? Probabilmente non lo sapremo mai, mai avremo la certezza di essere reali o personaggi di un sogno, o di un romanzo come Sofia, Alberto, Hilde, Albert, ma almeno la filosofia ci permetterà di porci delle domande e di vivere l'ebbrezza della ricerca delle risposte. Ormai un classico della letteratura contemporanea, un divertente e moderno metaromanzo, che in un modo non superficiale per capire con semplicità la filosofia, in un godibilissimo gioco di specchi, ci suggerisce che la nostra idea di libertà è solo un'illusione, un miraggio, una fata Morgana...

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