Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

20 nov 2010

L'uomo duplicato - José Saramago (Romanzo - 2002)

"Le quattro isole si sono unite, l'arcipelago si è ricomposto, il mare s'è franto tumultuoso contro gli scogli, se lassù ci sono state grida le hanno lanciate le sirene che cavalcavano le onde, se ci sono stati gemiti nessuno è stato di dolore, se qualcuno ha chiesto perdono, che sia stato perdonato, ora e per sempre"

Un depresso e annoiato professore di Storia, Tertuliano Máximo Alfonso, il protagonista, scopre su una VHS un attore che gli somiglia, anzi gli è identico in tutto e per tutto. Inizia perciò un’estenuante ricerca che lo porterà a trovarsi di fronte non a un sosia, bensì a una copia perfetta di se stesso. Dai nei sul braccio, alla cicatrice sotto il ginocchio, alle dimensioni del pene. Sono diversi, tuttavia, i caratteri dei due cloni; caratteri che li porteranno dapprima a una curiosità quasi morbosa, poi a uno scontro…
Gli spunti di riflessione che nascono dalle situazioni paradossali, dai ragionamenti che il narratore introietta nei protagonisti, non mancano. E la profondità con la quale sono affrontati, senza nulla di grave e faticoso da capire, arricchiscono la lettura e lo spasso nel leggere l'opera saramaghiana. In questo romanzo, in particolare, è pregevole la caratterizzazione psicologica del protagonista e il tema del doppio, seppur ormai non originale e forse esaurito nella sua potenza speculativa, si veste di abiti nuovi. Il doppio si manifesta sin dalle prime pagine; il colpo di scena è immediato e la storia vive di altre ricerche, meno scenografiche se vogliamo ma più lente nella riflessione, nel gioco tra la storia e la semantica del messaggio.
Lo stile, che si appesantisce (e abbellisce) di lunghi e sfibranti periodi ipotattici, è studiato per specchiare la volontà, la determinazione, ma anche la paura e l’esitazione del professore di Storia nel voler conoscere il suo doppio. E così si fa estenuante la preparazione dell'incontro tra i due che, solo alla fine, li porterà a battersi con il loro destino.
Siamo abituati ai paradossi, alle situazioni impossibili nei romanzi di Saramago, e questi non ci meravigliano. Idee sempre ingegnose, dense di significati rilevanti, eppure il tema del doppio, dell'identità, temi moderni e ormai classici (sic) affrontati con maestria e originalità, forse hanno già consumato il loro contenuto e la loro spinta riflessiva.

2 commenti:

  1. un ottimo libro.
    Saluti dal Portogallo, patria dello scrittore José Saramago.

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  2. Grazie per la visita e il commento. Saluti.

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