Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

9 feb 2021

Sylvie - Gerard de Nerval (Racconto - 1853)

"La melodia terminava a ogni stanza con quei trilli tremolanti cosi bene eseguiti dalle voci giovanili quando imitano con una specie di brivido modulato la tremula voce delle vecchie. E, mentre ella cantava, l'ombra scendeva dai grandi alberi e il chiaro di luna incipiente calava su lei sola, isolata dal nostro cerchio silenzioso e assorto. Poi ella tacque e nessuno osò turbare quel silenzio. Il prato era tutto avvolto di vaghi vapori condensati che deponevano i loro bianchi fiocchi sui fili d'erba. Ci sembrava di essere in paradiso"


Sylvie, Adrienne e Aurélie sono le tre donne che agli occhi del protagonista appaiono amori ideali. Sylvie è l'amica di infanzia, Adrienne è una ragazza che incanta il protagonista con la sua voce, Aurélie è un'attrice che incarna in qualche modo le abilità canore di Adrienne e la grazia di Sylvie. Tutte e tre si trovano sospese tra spazi di realtà e sogno che si intersecano indefinibilmente. Tutto è illusione, come in fondo l'amore ideale. Nel racconto ricordi ed emozioni si intersecano, si sovrappongono, così come si sovrappongono suoni e motivi.

La storia inizia a teatro, a Parigi. Qui il giovane protagonista si innamora di un'attrice, Aurélie, che di notte sogna nel dormiveglia. Qui, in questo sogno che in realtà è più un ricordo, appare Sylvie, l'amica di infanzia già suo primo amore. Inizia a desiderarla e decide di cercarla sempre nei suoi sogni, nei suoi ricordi di infanzia a Valois. Gli appare Adrienne che con la sua voce incanta il giovane e Sylvie piange di gelosia. Dall'affiorare di questo ricordo decide di andare a trovare la povera Sylvie che non vedeva da anni. Con lei ormai non più bambina, bella, tra i vari villaggi, i boschi, le atmosfere di campagna e i ricordi antichi vive momenti di serenità e a tratti anche di euforia, fino a quando non capisce che Sylvie è come una sorella. I giorni passano e i suoi pensieri si distraggono da lei mentre ritornano ad Aurélie e a Parigi. Dopo un viaggio in Germania il giovane rientra nella capitale francese e qui finalmente conosce l'attrice. Tra i due sembra maturare un sentimento d'amore, tanto che il giovane l'accompagna nei suoi tour. Ma anche questo amore è fatto di illusione e si dissolverà quando il ragazzo le racconta di Adrienne e della sua voce. Così, illuso e disilluso, dopo che è ritornato nei suoi amati villaggi, in compagnia di Sylvie che ormai si è sposata, si ricorda di una loro vecchia conversazione in cui realizza che Adrienne era morta qualche anno prima.

Siamo di fronte a un racconto in cui le tre donne sono come dei fantasmi, eteree e sognanti, come il modo di amare del giovane intellettuale parigino. In questa vana ricerca di felicità, solo i ricordi si fanno materiali, corporei, carnali.

Capisco perché Proust e Umberto Eco abbiano ammirato questo racconto.

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