Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

12 set 2013

La cultura contro il fascismo - Bertolt Brecht - André Breton (Saggi - 1935)

"Alla brutalità dei suoi sotterranei adibiti alla tortura aggiunge quella delle scuole, dei giornali, dei teatri. Educa tutta la nazione e tutto il giorno. Non ha molto da offrire alla grande maggioranza, quindi ha molto da educare. Non dà da mangiare e quindi deve educare all'autodisciplina. Non può metter ordine nella sua produzione e ha bisogno di guerre: deve quindi educare al coraggio fisico. Ha bisogno di vittime e quindi deve educare al sacrificio".

I discorsi scritti dai due surrealisti per il Congresso Internazionale degli scrittori, tenutosi nel 1935 a Parigi, hanno una matrice fortemente comunista e si scagliano contro la prepotenza fascista che in quegli anni scuoteva l’Europa.
Il primo intervento, "Come fare cadere il nemico" di Brecht, sostiene che la barbarie dei fascisti non dipende dall'uomo, ma dalla mancanza di cultura. Inoltre Brecht è convinto che questa rozzezza sia necessaria per mantenere i rapporti di proprietà. Dunque, per sconfiggere il fascismo, lo scrittore invita gli intellettuali a discutere sul rapporto di proprietà, sulla vera radice del male.
Il secondo scritto, "Azione e sogno" di Breton, invece auspica una sintesi tra la cultura spiritualista francese e quella russa. Cambiare il mondo è possibile, ma è necessario anche cambiare la propria vita.

Brevi scritti che restano nella storia, che invitano il lettore di oggi a contemplare l’altissimo valore morale della cultura e della conoscenza.

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