Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

26 ago 2013

Pulp - Charles Bukowski (Romanzo - 1994)

"Poi si alzò e usci dall'ufficio. Non avevo mai visto un culo simile in vita mia. Al di là di ogni immaginazione. Al di là di tutto. Adesso non scocciatemi. Voglio pensarci su".

Nick Belane, il protagonista dell'ultimo romanzo del grande scrittore americano, è un detective che sembra avere tutta l'aria dell'autore stesso. Depresso, grasso, perseguitato dai creditori, cupo, misantropo e ironico, si imbatte in una storia incredibile, surreale, pasticciata. In "una storia del XX secolo", come nel sottotitolo, una donna formosa e sexy, la Signora Morte, chiede all'investigatore di scovare Céline, il celebre scrittore francese. Lei, la Morte, non è sicura che sia morto... E da questo inizio irreale si dipanano storie altrettanto incredibili. Altri personaggi dai nomi evocativi chiedono altre indagini e tra celebri scrittori ultracentenari, un misterioso quanto introvabile Passero Rosso, un'aliena dal corpo bellissimo, una sexy Morte che deve rimediare a un fallimento, lentamente tutto si incastra in un gioco ancora più assurdo, con delle conclusioni altrettanto paradossali. Negli incontri con uomini pericolosi, con poliziotti corrotti, in bar fatiscenti, in librerie antiche, in ippodromi pericolosi, il protagonista insegue uomini, donne, denaro, tranquillità, ma allo stesso tempo è come se fosse inseguito da tutto questo in un vortice senza fine.
E in questo delirio, in questo caos esistenziale, non sorprende che l’ironia spesso sfoci in una cupa comicità che si sviluppa quasi senza un senso logico, imprevedibile, ma ogni cosa, alla fine, si conclude. È un’amara metafora quella raccontata da Bukowski. La vita è senza un senso, senza un obiettivo e deve essere vissuta giorno per giorno, con l'ironia quale unica arma di lotta; tanto tutti saremo destinati a morire miseramente.
Un esercizio apotropaico, un esorcismo per allontanare la morte o per avvicinarsi a essa danzandole spavaldo attorno?

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