Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

14 lug 2013

L'agonia del cristianesimo - Miguel de Unamuno (Saggio - 1924)

"Diritto e dovere non sono sentimenti religiosi cristiani ma giuridici. Il cristiano è grazia e sacrificio. E questa storia della democrazia cristiana è qualcosa come la chimica azzurra. Può essere cristianesimo quello che sostiene la tirannia come quello che appoggia la democrazia o la libertà civile? Gli è che il cristiano, in quanto cristiano, non ha nulla a che vedere con ciò".

I continui riferimenti autobiografici mostrano quanto quest’opera sia sofferta. Dal dramma interiore dell’uomo immerso nella storia, il passo verso la polemica contro il mondo e le ideologie è facile. Il conflitto, però, in queste pagine è interiore; è la contraddizione che l'uomo cristiano vive. Una tipologia di uomo che agonizza, "lotta” contro la vita stessa la quale, a differenza dell'anima, è destinata a morire. E Gesù in croce, quindi, diventa ancora una volta simbolo dell'agonia che il cristiano deve sperimentare interiormente per salvarsi. Eppure a queste domande, alla scissione e alla continua contraddizione della condizione del cristiano, non è data una risposta definitiva; troppo grande è la soluzione. E in effetti il libro è una continua sequela di paradossi, dove gli opposti si incontrano e si fondono. Nonostante tutto, leggiamo un’interpretazione del cristianesimo, le riflessioni di un mistico…
Al saggio è aggiunto uno scritto di Carlo Bo, il quale esamina, dissentendo e inquadrandolo in una situazione storica precisa, le contraddizioni fissate dallo spagnolo. 

Un libro allucinato, sofferto, mistico.

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