Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

19 feb 2013

Lo hobbit - John Ronald Reuel Tolkien (Romanzo - 1937)


"La piccola luna si abbassò anch'essa sull'orizzonte. La sera era imminente. Poi, improvvisamente, quando ogni speranza stava proprio per svanire, un rosso raggio di sole scappò come un dito attraverso uno squarcio nelle nubi. Un barbaglio di luce entrò diritto nello spiazzo attraverso l'apertura e cadde sulla liscia parete rocciosa”.

Un libro di avventure, di viaggi, di draghi, di nani in cerca di oro, di maghi; un libro su uno strano e tranquillo hobbit di nome Baggins che si scopre temerario e imprudente al punto giusto; un libro per bambini, per tutti quegli adulti che ancora si sentono bambini.
Questa in estrema sintesi la trama: un drago, molto tempo fa, che per sua natura è attratto dall'oro, scova e conquista la miniera che aveva fatto ricchi e felici i nani, adesso quasi tutti uccisi dallo stesso drago. I discendenti dei nani sopravvissuti, in possesso di una mappa, e aiutati da un potente mago di nome Gandalf e da Bilbo Baggins un, almeno all'inizio, riluttante hobbit, decidono di riprendersi la miniera, l'oro e quindi di uccidere Smog, il drago malvagio custode della montagna e del metallo prezioso.
Inizia così l'avventura e, tra mille pericoli e lunghe marce, la composita compagnia incontrerà strane montagne con caverne pullulanti di orchi e uomini neri, aquile giganti che la aiuteranno nelle battaglie contro orchi e mannari, ragni mostruosi e affamati, elfi sospettosi, un drago sputa fuoco; sarà costretta ai morsi della fame e del freddo, evaderà dentro barili in balia di un fiume; e Bilbo troverà un anello magico che se infilato rende invisibili…
Con uno stile molto semplice, senza inutili fronzoli è, come si scriveva prima, una lettura adatta ai bambini e non solo.

Per quanto mi riguarda, un libro di ricordi vissuti in una pizzeria, in un cinema…

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