Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

5 lug 2012

Sillogismi dell'amarezza - Emil Mihai Cioran (Aforismi - 1952)


"Per quanto si estende il mio ricordo, non ho fatto altro che distruggere in me la fierezza di essere uomo. E deambulo alla periferia della Specie come un mostro timoroso, senza la levatura sufficiente per proclamare la mia appartenenza a un altro branco di scimmie".

Se volete leggere un pensatore del '900, che ha alle spalle l'intera storia della filosofia, che al culmine del suo percorso giunge alla disperazione dello scetticismo, all'eleganza della parzialità, alla raffinatezza dell'insensatezza, al dolore dell'esistenza, avete trovato il vostro filosofo. Una sfiducia totale nell'uomo, un’attenzione maniaca sui suoi limiti, uno scetticismo estremo, per nulla moderato, l'universo di Cioran è tormentato e sospeso tra i punti di sospensione e il punto di domanda. Non c’è alcuna prospettiva né fiducia nel futuro in questo mondo; la verità è multiforme, impalpabile, così come la vita è segnata dall’angoscia. Non ci resta che esaltare lo scetticismo e attendere impazienti che la morte ci annulli completamente. 
Tra numerosissimi cenni di scrittori e filosofi maestri di profondità e incoerenza, Cioran avverte il bisogno di giustificare l'aforisma, l'incompletezza di un pensiero che non è mai in grado di cogliere assoluti e sintesi. Si possono, gli aforismi, solo infiocchettare, ma solo perché si sbatte la testa contro la disperazione. Sono aforismi poetici, stilisticamente coinvolgenti, non crudi, bensì espressione di passione e profondità.

In questo periodo di crisi economica, sociale e culturale, le parole di Cioran sembrano profetiche, sembrano colpi di martello su una scricchiolante parete di gesso.

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