Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

24 nov 2011

Stanley Kubrick - Bill Krohn


"Dei grandi riferimenti che hanno accompagnato il giovane Kubrick - due grandi guerre e la Shoa, l'America e l'Europa, il giudaismo, la fotografia, il gioco degli scacchi - il più plasmante è senza dubbio quest'ultimo. Come molti grandi registi, Stanley Kubrick era un tipo davvero eccentrico, come lo sono i campioni di scacchi".

Scopo dichiarato della monografia è di mostrare come Kubrick, il geniale cineasta scomparso nel 1999, sia ancora vivo. La sua figura e la sua opera restano epocali, mentre la loro enigmaticità non manca di suscitare attrazione e riflessione. 
Dai richiami biografici quasi del tutto assenti, il lavoro del critico cinematografico americano racconta cronologicamente la filmografia dell’ingegnoso regista. E le mosse del gioco degli scacchi, le ripetizioni dei temi, così come il ‘perturbante’ freudiano, ne sono il leitmotiv. Gli aneddoti riguardanti i film e la loro realizzazione, seppur non moltissimi, sono raccontati con intelligenza, e le citazioni critiche e i pensieri dello stesso autore sono illuminanti e preziosi per capirne la profondità. Il libro è arricchito da bellissime immagini che ritraggono il regista sul set, oppure gli sguardi concentrati degli attori, o ancora i fotogrammi dei film. Sono presenti anche schede di approfondimento utili per comprendere alcuni dettagli della sua suggestiva opera.

Un libro per cominciare i primi passi verso l'esplorazione di un universo a tratti tuttora inesplorato.

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