In un corposo e denso manuale accademico, Collins presenta i diversi modelli sulla conoscenza sociologica contemporanea in modo significativo e approfondito e, interessante approccio, ne giudica l'affidabilità e le criticità al fine di mostrare quanto possano essere migliorati. Il sociologo americano prende in esame sia le teorie macro (quelle che si concentrano su lunghi intervalli di tempo, di spazio e di numeri di persone), sia le teorie micro (quelle che privilegiano piccoli segmenti temporali, spaziali e nuclei di persone), sia le teorie meso (quelle che cercano di trovare una sintesi tra i due livelli precedenti). Così sono analizzate le molteplici teorie dell'evoluzione (Comte, Marx, Parsons, Lenski), le teorie dei sistemi (ovvero tutto ciò che è composto di parti in connessione tra loro, come nella teoria funzionalista di Parsons), le teorie dell'economia politica (modello marxiano e i suoi sviluppi, il modello del sistema-mondo di Wallerstein), la teoria del conflitto e del cambiamento sociale (in cui la società è intesa come un sistema di interessi e di lotte, nella versione di Simmel, Coser, Dahrendorf, Weber, Stinchcombe, Moore, Skocpol).
Le teorie micro trattate, invece, sono quelle del rituale dell'interazione di Durkheim, di Goffman, di Collins; del Sé, della mente e del ruolo sociale (la teoria dell'interazionismo di Mead, di Goffman); le teorie che definiscono le situazioni e la costruzione sociale della realtà che eliminano l'oggettività del mondo e sostengono che tutto sia il frutto della mente (come per la teoria dell'interazionismo simbolico di Blumer, per la teoria situazionale di Mead o per quella cognitivista di Garfinkel); la teoria dello scambio sociale dei comportamentisti Homans e Blau che studia lo scambio come un processo razionale e che può essere ampliata dalla teoria delle catene dei rituali dell'interazione dello stesso Collins.
Le teorie meso, che connettono il micro con il macro, sono viste nelle lenti microriduzioniste di Homans, di Blumer, Goffman, o in quelle che vedono un continuum tra le due sfere e che sostengono che una teoria del cambiamento sociale deve contenere l'analisi delle forze motivazionali dei singoli, ma che è impossibile nel livello micro evitare di riferirsi a fattori macro; così come le teorie di rete cercano di fornire informazione sui legami che sono trasversali sia per il micro sia per il macro (come nelle teorie strutturaliste di Mauss, Lévi-Strauss, o nella teoria di Blau dell'integrazione tra gruppi, oppure in quella della dipendenza strutturale del potere o in quella delle coalizioni di imposizione coercitiva dell'ordine).
Un testo voluminoso, su cui bisogna tornare più volte; accademico sì, ma comunque ben pensato e ricco di riflessioni che lo stesso autore propone senza superbia o altezzosità.
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