Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

28 nov 2020

Il vento attraversa le nostre anime - Lorenza Foschini (Saggio - 2019)

"Lontani da occhi indiscreti, dalle famiglie, dall'invadenza di Madame Lemaire, dalle mondanità di Parigi, Marcel e Reynaldo vivono il loro amore senza timore di dare scandalo, sotto lo sguardo ingenuo e benevolo degli abitanti del villaggio, dei contadini, degli ospiti della piccola pensione".


È il 1884 quando fiorisce ed esplode l’intensa storia d’amore tra Reynaldo Hahn e Marcel Proust. Una storia omosessuale che, sebbene clandestina, è sotto gli occhi di tutti e da tutti in qualche modo accettata. All'epoca Hahn è un ventenne prodigio musicista, ma già malinconico e pessimista. Proust, invece, di anni ne ha 23 ed è un assiduo frequentatore di salotti parigini. Sono giovani, ma già vestono le loro anime di inquietudine e di un’estrema sensibilità. I due sono appassionati, felici. Tuttavia, presto, la loro felicità si sgretola in momenti di assillante gelosia da parte di Marcel; gli stessi scatti che poi saranno raccontati nella Recherche, soprattutto nel capitolo dedicato all'amore travagliato di Swann e di Odette. E non è un caso che la storia tra i due giovani amanti, sul cui sfondo riecheggia la Parigi della Belle Époque e la divertente amicizia tra Proust e Lucien Daudet, si esaurirà nel giro di due anni. È un amore che però non si interrompe brutalmente, ma si trasforma, muta e diventa vera amicizia; fraterna amicizia interrotta solo dalla prematura morte di Proust.

Il racconto di questo appassionante legame, che si legge come un romanzo, è stato possibile grazie alla ricostruzione che l’autrice ha fatto del carteggio dei due ragazzi (almeno per la parte sopravvissuta alla censura delle famiglie) e per mezzo di una rilettura della Recherche. Emerge limpidamente la passione dell'autrice per il genio di Proust e questo volume, in qualche modo, ne rappresenta un suo sentito (e apprezzabilissimo) omaggio.

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