Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

12 set 2018

La filosofia del marchese de Sade - a cura di Natale Sansone (Saggio - 2014)

"La sua filosofia è un invito a pensare l'essere umano senza reticenze, a ciò che è stato finora e a quel che potrebbe divenire. Per la nostra epoca Sade è quasi un monito, oppure uno sprone verso soluzioni diverse di quei problemi che egli aveva posto in rilievo. Cosicché mantiene ancora tutta la sua attualità l'esortazione di Blanchot a non sottovalutare e a non trascurare il pensiero di Sade, il quale, seppur originatosi da un personaggio camaleontico, imprevedibile e insopportabile, rappresenta pur sempre un vertice del pensiero moderno".


Il volume, che raccoglie diversi saggi di autori italiani sulla figura e sull'opera tanto controverse del marchese de Sade, cerca di dare, ancora una volta, dignità filosofica al pensiero del filosofo francese. L'opera dello scrittore e dell'illuminista è spesso considerata come mera pornografia, una bizzarria pseudoartistica figlia di un tempo in cui l'originale e la perversione erano sinonimi di moda. Ma, in verità, non è così. E questa raccolta cerca di dare una dimensione filosofica e di spessore a un autore che si è trovato di fronte a temi di assoluta profondità esistenziale. Ripercorrendo attentamente la sfortuna e la fortuna delle interpretazioni sul divin marchese, emerge un Sade estremo che ha portato ai limiti l'esaltazione della natura, la polemica antireligiosa e il sovvertimento politico. In queste pagine si cerca di capirne la filosofia prescindendo dalla biografia, per evitare di cadere negli stessi errori interpretativi che hanno segnato la disgrazia del senso filosofico del marchese.
Autore di un catechismo ribaltato, di una pedagogia mascherata, in cui la materia non lascia spazio allo spirito, in cui il vizio è inevitabilmente più attento alla felicità che all'infelicità  della virtù, in cui non esiste alcun Dio, Sade si propone dunque come un antesignano dell'opera nietzscheiana. Un filosofo esistenziale pessimista ante litteram (anticipatore di Heidegger) nonostante l'ottimismo illuministico, che oscilla tra contraddizioni e verità. Ma in questa dimensione nichilista, che cerca di distruggere con lo strumento più estremo che possiede, la ragione, ogni valore che mortifica il corpo e il piacere, Sade cerca anche di costruire un nuovo modello in grado di capovolgere i vecchi schemi morali e facendo professione di fede di immoralità.

Un libro che restituisce dignità al pensiero sadiano, nonostante alcune contraddizioni, alcuni paradossi, molte sue pagine sgradevoli e noiose, ma anche estreme nella loro dimensione esistenziale.

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