Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

18 giu 2014

Lisistrata - Aristofane (Teatro - 411 a. C.)

"Cleonice: Ma qual è la ragione per cui ci hai convocate qui, cara Lisistrata? Che affare è?
Lisistrata: Grande.
Cleonice: E anche grosso?
Lisistrata: Grosso, sì.
Cleonice: E allora com'è che non ci siamo?
Lisistrata: Ma non quello che dici tu! Allora sì che ci saremmo da un pezzo! È una cosa che ho pensato e dibattuto in tante notti insonni".

Altro capolavoro di Aristofane, Lisistrata è il racconto, amaro sebbene cosparso di sfrontata ironia, di un tentativo di emancipazione femminile, il quale, attraverso il sesso e la ragione, riesce a trovare un ordine naturale e a ottenere la pace.
Siamo negli anni della guerra del Peloponneso, e la guerra, si sa, non è una bella cosa. Soprattutto se è motivo di trascuratezza verso le mogli e le amanti che stanno in casa a pensare ai loro mariti. Così le donne della Grecia si alleano contro i mariti lontani per riportarli nei loro letti e portare finalmente la concordia in casa e nelle polis. Lisistrata e le altre sue compagne sanno quanto dirompente sia la loro forza quando decidono di usare il proprio corpo come strumento estorsivo. Quindi occupano l'acropoli di Atene e decidono di astenersi dalle pratiche sessuali fino a quando gli uomini, allo stremo dei loro appetiti sessuali, non decideranno di concludere la guerra. Uno sciopero del sesso che vedrà momenti di cedimenti e ripensamenti, ma che alla fine otterrà la vittoria tanto agognata e tutti potranno essere soddisfatti e felici.

Commedia a favore della pace, contro le prepotenze politiche, contro la guerra, per l'emancipazione delle donne, sulla corruzione, è anche una riflessione sulla debolezza umana (degli uomini e delle donne).
Doppi sensi a gogò, alcuni gustosissimi sino al limite della decenza, è un'opera veloce seppur riflessiva; per farla breve, spassosissima.

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