Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

15 feb 2014

Metafisica in osteria - Buonocore R., Miserocchi M., Sangalli A. (Romanzo - 2014)

"Il cosmo stesso non esiste, non esiste l'ordine, non esiste il caos: sono tutte storielle che ci narriamo per essere più tranquilli. Menzogne rilassanti forse, ma pur sempre verità inventate, parole perse a comporre un ordine che non c'è da un disordine che non c'è mai stato".

Intorno a un tavolo d'osteria, tra una portata e un'altra, e l'immancabile bottiglia di vino, un teologo, un filosofo e un appassionato di fisica riflettono sull'universo e, inevitabilmente, sul senso della vita. Un Simposio moderno che non risolve nessuno dei problemi affrontati, ma che alla fine spinge i tre amici a perdersi nella notte di un cielo estivo senza luna, e, quasi pascalianamente, a sentirsi infinitamente piccoli.
La cornice, i toni, i personaggi di contorno, la finta inimicizia dei tre ne fanno un romanzo dalle battute spassose, sebbene i temi affrontati siano serissimi; come da sottotitolo, un "dialogo semiserio intorno all'universo". Interessanti, e forse alla fine vincenti, le riflessioni di Diogene, un vecchio ubriacone che orecchia la diatriba e ne commenta sottovoce i dialoghi, mentre sorseggia avidamente del vino rosso.

Nessun commento:

Posta un commento

Archivio blog