Un blog di postille irrazionali. Un blog personale insomma; tanto per contraddirmi.
Presentazione
Presentazione
Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.
Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.
È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.
Complimenti a te custode borgesiano di una originale biblioteca! Blog in cui si respira odore pregnante e attento di libri. Torno a leggerti, aspettandoti sul mio blog, espress451, "treno" di libri... A presto, Es.
RispondiEliminaL'anonima di poco fa ha compreso come si fa a dare i propri dati... Ps: Ottima anche la tua pinacoteca, Caillebotte e i suoi raschiatori di parquet è ormai raro incrociarli... Es.
RispondiEliminaGrazie per il tuo apprezzamento! Aggiungo il tuo blog tra i siti amici.
RispondiEliminaA presto!
Ma non capisco, mio ottimo amico, perché mai chi ammette che la luna sia
RispondiEliminaterra sovverta il mondo più di quanto facciate voi: giacché voi dal canto vostro lasciate fluttuare nell'aria un corpo come
la terra che è di dimensioni ben maggiori rispetto alla luna, la cui grandezza gli astronomi calcolano in occasione delle
eclissi sulla base della durata del transito nel cono d'ombra. Ebbene, l'ombra terrestre essendo prodotta da una fonte di
luce più estesa si proietta progressivamente minore; e che la sua estremità finisca per essere stretta non sfuggì a quanto
pare neppure a Omero, dove "aguzza" è la notte perché appuntita è l'ombra. Tuttavia proprio per uscire da tale cuspide
durante le eclissi alla luna quasi non basta percorrere tre volte il suo proprio diametro. Considera dunque a quante lune
equivalga la terra se l'ombra che getta ha nel suo punto più stretto un'ampiezza che è tre volte quella della luna.
Nonostante tutto ciò voi temete che la luna possa precipitare, mentre per la terra evidentemente Eschilo vi ha persuaso....da "il volto della luna"
Bella e acuta citazione. Grazie!
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