Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

27 set 2010

Don Gesualdo - AA.VV. (Saggio - 2010)

"Si trattava di furti molto innocui, in sostanza, molto innocenti, qualche grappolo d'uva nei vigneti, ma bastava questo a insegnarci il peccato. Perché in fondo l'infanzia vuole imparare, a un certo punto, che cos'è il peccato"

Libretto che correda il docufilm di Franco Battiato ‘Auguri don Gesualdo’ (mediocre e a tratti avvilente in quanto a trascuratezza registica e contenutistica), a parte due brevi interventi di Mario Sgalambro e del professor Antonio Di Grado, riporta la trascrizione degli intervistati nel video. E se, come scritto, il docufilm mostra delle dure mancanze di contenuto, traspare maggiormente il carattere approssimativo dell'opera. In verità gli interventi in sé non sono banali, anzi alcuni sono anche interessanti, sentiti, vivi nei propri ricordi, eppure hanno un che di patetico e melenso che mi lascia perplesso. Trascriverli poi, che senso ha? Un pezzo però si distingue su tutti: quello introduttivo del professor Di Grado. Coltissimo, divertente nelle sue numerose citazioni e criptocitazioni, gioca con il lettore con quel pizzico di malizia con il quale lo stesso Bufalino amava divertirsi.
Alla fine del volume si possono sfogliare molte foto (di autori vari) che ritraggono il professore di Comiso. È sempre commovente rivederle, e rivederlo nel suo viso di vecchio siciliano, nella sua magrezza da intellettuale onnivoro solo di libri, ma la carta su cui sono state stampate è riciclata e i dettagli scompaiono, il piacere subitaneo si smorza e muta in disillusione; ma dalle premesse non potevamo aspettarci di meglio...

Se Bufalino non è tra i vostri scrittori preferiti, se la sua opera non vi ha in qualche modo segnato dentro, se pure vi piace ma non sconvolge, se vi fidate del consiglio di uno che del comisano vive di una sana e insana passione, non spendete i vostri venti euro.

2 commenti:

  1. Che significa approssimazione registica? Cosa avrebbe dovuto fare l'autore se non quello che ha fatto: raccontare con affetto e semplicità un grande testimone del '900 quale era Gesualdo Bufalino? E lo ha fatto raccogliendo testimonianze, utilizzando reperti Rai scomparsi da tempo e recuperati con dovizia filologica, citando brani del repertorio classico a commento del male di vivere che caratterizzò l'intellettuale di Comiso.

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  2. Per approssimazione registica intendevo dire che Battiato avrebbe dovuto, secondo me, essere più attento ai dettagli. Ha notato che durante un'intervista lo si intravedeva nel riflesso di un vetro della libreria? Ha notato che la cinepresa spesso non è nemmeno poggiata sul cavalletto (potrebbe essere una scelta, non lo metto in dubbio) mentre in altre riprese è fissa (in tal caso peccherebbe di incoerenza registica...)? Le testimonianze di reperto (quelle personali, anche se spesso banali e mal raccontate - forse perchè non preparate prima? -, sono comunque apprezzabili), a parte pochi piccoli frammenti, erano già visionabili nel cd-rom dedicato al professore comisano "A spasso con Bufalino". Quasi nulla di nuovo quindi.
    Secondo me è stato solo un'occasione mancata...
    Grazie per la visita e il commento!

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