Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

18 set 2022

Questa puttana mi farà morire - Louis de Rouvroy Duca de Saint-Simon (Saggio - 1749)

"Luigi XIV fu un uomo eccezionalmente egoista. Considerava gli altri, chiunque essi fossero, solo in rapporto a sé. In ogni sua disposizione, inflessibile. Nessuna delle dame di corte e delle sue amanti poté mai sottrarsi a uno spostamento, a prescindere dalle condizioni in cui si trovava. Che fossero incinte, malate o avessero partorito da un mese, non faceva differenza. Bisognava comunque essere eleganti, ingioiellate e strette nei propri corsetti. Bisognava che fossero sempre gaie, di compagnia, di buon appetito, desiderose di ballare fino a notte fonda, e non temere né caldo né freddo né polvere. La sua carrozza era sempre piena di donne: prima le sue amanti, poi le bastarde, le nipoti e altre se rimaneva posto".


Tratti dalle Memorie, gli aneddoti, gli intrighi, i pettegolezzi, gli scherzi, le disavventure e le facezie di corte raccontate in questo volume sono ambientate alla corte di Luigi XIV, il famigerato Re Sole. Documenti storici fedeli nella cronaca, ma prepotentemente passionali, hanno un altissimo valore letterario, tanto che Saint-Simon è stato fonte d'ispirazione, tra gli altri, anche di Proust.

La corte è il centro del mondo e i protagonisti (dame, principi, duchesse, duchi, conti, fratello e figlio del re, tutti gli intimi del sovrano insomma) e i loro complotti sono raccontati con il piglio dello storico e anche con lo sguardo dello psicologo. Saint-Simon pretende (e ci riesce) di scavare gli eventi, il carattere e la psicologia dei personaggi delle sue storie.

È un libro per farsi un'idea della sterminata opera dello scrittore francese, che offre un panorama illustrativo e a tratti desolante della corte di Luigi XIV.

Edizione colma di fastidiosi refusi.


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