Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

10 giu 2018

Il grande disegno – Stephen Hawking, Leonard Mlodinow (Saggio – 2010)

“Ma proprio come Darwin e Wallace spiegarono in che modo l'apparente miracolosa struttura delle forme viventi potesse comparire senza l'intervento di un essere supremo, così il concetto di multiverso può spiegare la regolazione fine della legge fisica senza bisogno di un creatore benevolo che abbia fatto l'universo a nostro vantaggio".

Il saggio, divulgativo e prezioso, cerca di rispondere ad alcune delle più importanti domande, e finora senza risposta, sull’universo: perché esiste qualcosa invece che il nulla? Quando ha avuto inizio l’universo? Quest’ultimo è stato creato da un Dio generoso o è frutto di se stesso?
Ovviamente i due scienziati ripercorrono l’evoluzione delle varie interpretazioni che si sono date sulla natura che ci circonda, fino ad approdare alle nuove teorie quantistiche, in cui osservatore e osservazione non possono più essere scissi. In questo complesso guazzabuglio di teorie che si sovrappongono, ma non si confutano, la teoria M è considerata buona ed elegante per formulare una visione esaustiva delle leggi che governano il mondo. È la celebre teoria del tutto che ipoteticamente potrebbe unificare le quattro interazioni fondamentali: gravitazionale, elettromagnetica, nucleare debole e nucleare forte. Come è premura dei due autori sottolineare, all’interno di questa teoria non c’è spazio per un Dio che abbia innescato il motore del cosmo. La creazione sarebbe stata spontanea, in una cornice di multiversi infiniti nello spazio e nel tempo. Un universo che nasce spontaneamente dal nulla e che, quindi, non ha bisogno di un architetto, di Dio per intenderci, per crearsi e generare la vita e quindi noi.

Un libro che ispira fiducia, che ci rassicura sul valore della scienza e il suo desiderio intrinseco verso la verità, ma allo stesso tempo ci atterrisce di fronte alla miseria dell’uomo all’interno della storia dell’universo. Sebbene il carattere del libro sia fortemente scientifico (ma abbastanza facilmente leggibile), gli spunti filosofici e teologici sono onnipresenti (checché ne dicano gli autori sulla morte della filosofia…).

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  2. Scusa, l' altro post è stato eliminato....
    puoi eliminare l' altro commentario è condivire questo post? grazie!
    http://quasartechsciencie.blogspot.com/2019/10/el-misterio-de-majorana-y-su.html

    RispondiElimina

Archivio blog