Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

8 gen 2018

Classifica: i più belli e il più deludente del 2017

Un anno, il 2017, che potrei definire di riequilibrio. Dopo la rinascita dell'anno precedente, infatti, molti aspetti della mia vita hanno trovato una certa stabilità e simmetria e, adesso, vedo con qualche tinta di verde e di blu quella strana quanto misteriosa vita pennellata prevalentemente di nero. Ricorderò i mesi passati ricchi di nuove esperienze, per i viaggi, per gli spazi più ampi conquistati, ma soprattutto per la possibilità di condivisione che mi hanno permesso. È vero, ho letto pochissimo, ho trovato meno spazio per la lettura, ma l'anno appena passato, credo, ha preparato il terreno per tornare ad avere maggiore armonia e serenità; lo scopriremo tra un anno...  Ma sto divagando!
Qui di seguito i tre libri più belli del 2017:


Soriano mi ha impressionato per l'aggressiva lucidità con cui vede il mondo e la stupidità dell'uomo; Proust ormai ci ha abituato a vette altissime e irraggiungibili; Roth invece mi ha sorpreso per l'apparente semplicità della sua scrittura e per le riflessioni su ciò che sembra essere la normalità di una vita oppressa dall'ipocrisia.
Tra queste letture, non posso non menzionare i libri del virologo Burioni, che con uno stile semplice e alla portata di tutti cercano di illuminare e quindi smascherare le pretese di scientificità di alcune pericolosissime correnti oscurantiste che da anni hanno sempre più visibilità. E, aggiungo, il curiosissimo libro di Manganelli, autore che sto riscoprendo.
Devo dire, per fortuna, che libri particolarmente brutti non ne ho letti, quindi, per quest'anno, non mi sento di condannare alcuna lettura.

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