Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

16 dic 2017

La congiura dei somari - Roberto Burioni (Saggio - 2017)

"Il nostro intuito non è sufficiente a stabilire un rapporto di causa-effetto. Per stabilirlo ci vuole la scienza, con i suoi numeri, il suo metodo, il suo rigore e soprattutto la sua statistica: se il vaccino fosse la causa o in qualche modo un elemento favorente l'autismo, questo si verificherebbe con maggiore frequenza tra i bambini vaccinati rispetto a quelli che non lo sono. Così non è: l'autismo ha frequenza identica tra i bambini vaccinati e non, anche in soggetti particolarmente a rischio come i fratelli dei bambini autistici. Insomma, la nostra mente ci ha fatto sopravvivere in ambienti ostili come erano quelli ai tempi delle caverne e funziona magnificamente, però non è perfetta. Talvolta cede alla lusinga del raglio del Somaro e si sbaglia: dobbiamo saperlo e, per trarre alcune conclusioni, dobbiamo affidarci alla scienza e ai suoi numeri che ci salvano da pericolosissimi errori, quali usare un condizionatore con la finestra aperta o - molto peggio - non vaccinare nostro figlio immaginando rischi che non esistono". 

Se una volta le tesi più astruse erano discusse solo al bar o in piazza, oggi, grazie a internet, chiunque può scrivere articoli dalle sembianze scientifiche, può richiamare quello studio o quell'altro, senza tuttavia passare dalla verifica della comunità scientifica e così, pericolosamente, quegli articoli trovano spazio, si diffondono velocemente, danno credito alla fantasia, fino a raggiungere livelli insopportabili. Siamo nell'era della post-verità e la lotta tra la verità riconoscibile e la menzogna altrettanto dimostrabile si fa con i libri, con le competenze, con le verifiche, con il metodo scientifico.
Il libro del virologo Burioni, dal titolo provocatorio e dall'emblematico sottotitolo ("perché la scienza non può essere democratica"), è ferocemente contro l'ignoranza spacciata per verità così diffusa oggi. Quanti pur non essendo esperti del settore si preservano di saperne di più degli esperti? In quanti sono convinti di possedere la certezza dopo aver letto un articolo su internet, pur senza averlo verificato con metodo? In quanti si sono confrontati con un esperto che invece ha sudato e sofferto prima di arrivare a una conclusione? Il confronto tra gli esperti del settore e chi non lo è non dovrebbe essere nemmeno pensato come possibile, in un paese civile, eppure Burioni evidenzia come questo spesso accada in Italia. È vero, le conclusioni in scienza non sono mai definitive (e forse è questo che destabilizza della scienza...), ma sono pur sempre piccoli frammenti di verità, e l'alternativa oscurantista è sempre fortemente pericolosa.
Nel libro (quasi un'appendice al precedente sui vaccini), in cui sono numerosi gli esempi di posizioni antiscientifiche che hanno causato morte e dolore, la riflessione sulla scienza è semplice; si sottolinea la sua evoluzione, il suo essere sempre aggiornata alla luce delle nuove scoperte e dei nuovi risultati dimostrati con quel linguaggio della natura che è la matematica. È insomma un testo contro tutte quelle pseudoscienze (astrologia, naturopatia, omeopatia, contro tutte le discipline olistiche tanto di moda oggi che fondano i loro principi sull'indimostrabile o sul falso - consiglio sempre di leggere Popper...) che, alla prova dei fatti, ovvero nel confronto con la verifica sperimentale, falliscono sempre miseramente. L'approccio magico ha avuto il suo spazio per millenni, non ha ottenuto alcun risultato, se non l'abisso; non diamo credito a questo rischioso tentativo di risurrezione!

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