Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

18 lug 2015

La ballata del carcere di Reading - Oscar Wilde (Poesia - 1898)

"Ma il dolore che lo soffocò al punto/ da spingerlo a quel grido così amaro,/ e il folle rimpianto, e i sudori di sangue/ nessuno più di me poteva conoscerli./ Perché chi vive più d'un'esistenza/ dovrà morire di più d'una morte".

Opera di denuncia contro la violenza, specialmente contro la pena di morte, il racconto poetico di Wilde è esempio di equilibrato connubio tra estetica ed etica, tra le parole eleganti dei versi e la riflessione sottile e provocatoria. Wilde, mentre è detenuto nel carcere di Reading, osserva un condannato a morte, reo di aver ucciso la moglie fedifraga, e, dentro le mura che gridano vendetta, si sofferma a pensare all'idea del perdono. In un crescendo che porta al patibolo, si seguono la storia e i tormenti mai eccessivi di un uomo del quale non conosciamo nulla e la seguente meditazione dello scrittore dal nauseante sapore religioso sul male e sul riscatto. E viviamo insieme al poeta-spettatore lo spettacolo atroce della morte.
Un gemito poetico davvero autentico.

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