Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

8 dic 2012

Stendhal, mio cugino - Romain Colomb (Biografia - 1842?)


"Adorava l'imprevisto e non accettava mai di sottostare ad un qualsiasi lavoro fastidioso; si ribellava costantemente a tutti i doveri che non gli procuravano qualche piacere. La sua unica regola di condotta sarebbe stato il costante compiacimento del suo istinto momentaneo se non fosse stato costretto ad arrendersi di fronte a certe insormontabili convenienze".

La prima biografia di Stendhal è stata scritta da suo cugino, amico fraterno sin dall'infanzia, che per primo ne aveva colto dell’estro, del genio. Messo attentamente in rilievo il ruolo importante dell’educazione, Colomb ci dipinge un ragazzino precoce, uno spirito impulsivo, un romantico, esteticamente non bello, tozzo e per nulla affascinante, eppure Stendhal resta un personaggio intrigante e capace di incantare con la sua intelligenza e il suo spirito brillante. Questi anche i motivi che lo rendevano ben voluto e richiesto dall'alta società romana e parigina.
In queste pagine asciutte l'immenso scrittore francese ci appare impenetrabile, irritabile, scontroso, libero, geniale ovviamente. Colomb cerca di essere distaccato, giornalistico, sebbene l'affetto che lo lega al cugino sia grande e si avverta con vigore. 

Ritratto interessante, obiettivo, per il cultore della figura di Stendhal quasi prezioso, ma povero di aneddoti e di passione per il lettore disinteressato.

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