"Il fiele ibleo" (per chi siciliano non è o per chi non conosce Virgilio, il titolo è ossimorico, come a dire "amaro miele"...) è un’appendice de "La luce e il lutto" (da notare anche qui l'ossimoro); una raccolta di scritti dedicati alla Sicilia qualche anno prima. La Sicilia e i siciliani dunque.
Con uno stile unico e suadente, nella selva di coltissime criptocitazioni sparpagliate qua e là sapientemente come semi sui campi, tra le emozioni suscitate dall'accostamento delle parole e i sensi generali che esse sprigionano nella mente e nel cuore, la Sicilia, quest'isola d'eccessi, è pennellata magistralmente dallo scrittore comisano. Si avverte la profondità smisurata dei sentimenti dello scrittore; in fondo si sente egli stesso la Sicilia, e dell'isola parla come se stesse scrivendo un romanzo autobiografico.
Nelle sue divagazioni, spesso Bufalino incontra e commenta foto e fotografi che l'isola l'hanno immortalata. Ma una grossa fetta di saggi e articoli è dedicata al suo grande amico, intimamente siciliano quanto lui, Leonardo Sciascia. Commoventi, quasi fino alle lacrime, i ricordi del comisano sul racalmutese. Amici elettivi lo erano davvero e la scomparsa di Sciascia non poteva non toccare la memoria di uno scrittore che di questa ne ha fatto una ragione di vita.
Forse perché come uomo avverto la mia naturale contraddizione d'essere, forse perché anche il dettaglio d'un'emozione può diventare universale, o forse più semplicemente perché sono siciliano anch'io, credo che le istruzioni bufaliniane per l'uso della Sicilia siano da leggere e rileggere fino a impararle a memoria.
UNA FRASE MI COLPISCE , DETTA DA BUFALINO , SUL SICILIANO CHE LASCIA LA SUA TERRA E CHE SENTE LA MANCANZA COME UNA SECONDA PELLE................................... peccato che il testo intero non riesco a trovarlo in nessuna libreria .
RispondiEliminaSalve e grazie per il commento.
RispondiEliminaLe suggerisco di contattare la Fondazione Bufalino, magari potrebbero darLe qualche consiglio in merito alla Sua ricerca