Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

19 ago 2024

Astrobufale - Luca Perri (Saggio - 2022)

"Mentre tutto il mondo rimaneva col fiato sospeso, alcune agenzie di stampa sovietiche fecero sapere che le navi dell'URSS nel Pacifico e nell'Atlantico si stavano tenendo pronte a soccorrere gli astronauti dopo l'ammaraggio, e che alle forze di terra era stato comandato altrettanto. Ancora una volta, poi, tutte le frequenze radio che avrebbero potuto interferire con quelle dell'Apollo furono disabilitate. Ora, vi sembra il caso di collaborare con chi vi ha imbrogliato facendovi fare una figuraccia?"


Come sappiamo siamo in quell'epoca che è stata definita della post-verità, ovvero una stagione in cui le notizie sono vere non perché oggettive e dimostrate, ma perché fanno presa sulle emozioni e sulle sensazioni delle persone. Chi crede nelle bufale, insomma, lo fa perché è toccato nelle emozioni o è stimolato dal proprio pregiudizio (gli idola direbbe Bacone, oggi eristiche o bias di conferma). E anche purtroppo di fronte alle verità dimostrate il post veritiero non ne accetta il risultato. Se consideriamo inoltre che il mondo ormai è diventato digitale, i mass media hanno enfatizzato questo fenomeno e sono in molti che, moltiplicandosi di fronte alla complessità delle domande del mondo, oggi credono e diffondono disinformazione e menzogne acclarate. L'autore di questo libro, noto divulgatore e astrofisico, cerca di smantellare alcune delle più bizzarre e diffuse bufale che circolano sull'astronomia. Nel farlo il giovane scienziato delinea, tra le righe, anche lo strumento che dovrebbe permettere al lettore di vaccinarsi contro le pseudoscienze e le fandonie: il mezzo potentissimo si chiama metodo scientifico.

In modo semplice e coinvolgente, comunicando direttamente al lettore con giochi e attività che fanno riflettere, il libro è alla portata di tutti. Il gioco consiste nel riportare una coppia di affermazioni all'inizio di ogni capitolo e il lettore deve indicare quale sia la bufala. Ecco quindi che vengono smantellate le fandonie sulle sonde che hanno portato l'uomo nello spazio e sulla luna, per esempio; c'è qualcosa sulle fake giornalistiche relative alle dimensioni di Marte; sulla impossibilità della Scienza e dell'uomo di arrivare alla verità assoluta; sulle insensatezza degli oroscopi. Molte, comunque, sono balle sull'astronautica più che sull'astronomia.

Il libro, credo, non è pensato per convertire i complottisti (forse non c'è speranza nei loro confronti), ma per informare e capire, anche dal punto di vista psicologico, perché si crede nella disinformazione. È questo l'aspetto più interessante del volume, quello in cui l'autore descrive i meccanismi psicologici e sociologici che si attivano nella mente quando collezioniamo informazione. Un modo, pure, per raccontare la bellezza dell'universo.

Due importanti criticità. La prima è che un libro dedicato all'astronomia deve necessariamente avere un apparato fotografico dominante, mentre qui non c'è alcuna foto o vignetta. La seconda è che non esiste una bibliografia. Secondo me, queste sono gravi mancanze per un libro così ricco di informazioni e dalle pretese metodologiche di un certo livello. 


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