Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

17 giu 2024

Viaggio intorno alla mia camera - Xavier de Maistre (Romanzo - 1794)

"Degnatevi di accompagnarmi nel mio viaggio, noi cammineremo a piccole giornate, ridendo lungo il cammino dei viaggiatori che hanno visto Roma e Parigi. Nessun ostacolo potrà fermarci e, abbandonandoci con gioia alla nostra immaginazione, noi la seguiremo ovunque le piacerà di condurci".


Nei 42 giorni rinchiuso agli arresti domiciliari per un duello nella sua camera, l'autore si muove nella stanza insieme alla sua poltrona. Vi indaga con l’occhio dello scienziato ogni oggetto, ogni metro quadro; tutto è motivo di ricordi, strumento per conoscere e per divagare. I fiori secchi, i dipinti, lo specchio incorniciato amato dalle signore che vanno a trovarlo in visita, il letto come la culla e il sepolcro degli uomini, la cagnolina Rosine, il servo Jonnetti, la sua stessa poltrona che quando ci si accomoda è capace di sconfiggere la noia, ogni cosa diventa esperienza. Persino de Maistre si riconosce diverso, si sdoppia da un lato nell’anima e dall'altro nel corpo, nella bestia.

È un'esperienza di viaggio quella raccontata in queste pagine. Parole che raramente si abbandonano alla malinconia e quando ciò accade la fede religiosa dà speranza al povero rinchiuso. 

Ironico, introspettivo, vicino alla memorialistica settecentesca e anticipatore della fantasia romantica, il capolavoro di Xavier de Maistre è un invito alla ricerca del bello nelle piccole cose, nella memoria. Un romanzo potenzialmente grandioso, ma povero di profondità; senza pretese.

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