Libro complesso che cerca di ricostruire, tra le innumerevoli interpretazioni, le interazioni tra filosofia della mente e scienze del cervello. Da Putnam a Dennett, da Fodor a Lycan e Churchland, la filosofia della mente ha svolto e svolge un ruolo fondamentale nei programmi di ricerca delle neuroscienze e della scienza cognitiva. Dal superamento dell'introspezionismo sperimentale, con prima il comportamentismo e dopo con il funzionalismo, per arrivare alle nuove riprese cognitiviste e ai nuovi studi che si intersecano con quelli dell'Intelligenza Artificiale, si cerca di risolvere il problema mente-corpo che da Cartesio in poi è stato motivo di dibattito e di scontro tra i filosofi. Così il problema del soggetto pensante che elabora stimoli e ne sviluppa risposte, nonostante lo sviluppo formidabile delle neuroscienze, mantiene vivo lo scontro tra chi sostiene che la mente si risolva nel cervello e chi, invece, dissolve la mente nell'ambiente. Una scienza cognitiva che rimane quindi precaria, instabile, segnata e reinterpretata ogni volta che le nuove scoperte scientifiche aggiornano il campo di conoscenze.
Libro non semplice, accademico, che presuppone una buona conoscenza filosofica.
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