È il 1884 quando fiorisce ed esplode l’intensa storia d’amore tra Reynaldo Hahn e Marcel Proust. Una storia omosessuale che, sebbene clandestina, è sotto gli occhi di tutti e da tutti in qualche modo accettata. All'epoca Hahn è un ventenne prodigio musicista, ma già malinconico e pessimista. Proust, invece, di anni ne ha 23 ed è un assiduo frequentatore di salotti parigini. Sono giovani, ma già vestono le loro anime di inquietudine e di un’estrema sensibilità. I due sono appassionati, felici. Tuttavia, presto, la loro felicità si sgretola in momenti di assillante gelosia da parte di Marcel; gli stessi scatti che poi saranno raccontati nella Recherche, soprattutto nel capitolo dedicato all'amore travagliato di Swann e di Odette. E non è un caso che la storia tra i due giovani amanti, sul cui sfondo riecheggia la Parigi della Belle Époque e la divertente amicizia tra Proust e Lucien Daudet, si esaurirà nel giro di due anni. È un amore che però non si interrompe brutalmente, ma si trasforma, muta e diventa vera amicizia; fraterna amicizia interrotta solo dalla prematura morte di Proust.
Il racconto di questo appassionante legame, che si legge come un romanzo, è stato possibile grazie alla ricostruzione che l’autrice ha fatto del carteggio dei due ragazzi (almeno per la parte sopravvissuta alla censura delle famiglie) e per mezzo di una rilettura della Recherche. Emerge limpidamente la passione dell'autrice per il genio di Proust e questo volume, in qualche modo, ne rappresenta un suo sentito (e apprezzabilissimo) omaggio.
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