Tra i più importanti e rappresentativi romanzi gotici, Il monaco possiede tutte le peculiarità del genere, sebbene sia stato scritto da un ventenne. La trama è abbastanza semplice, nonostante il racconto non sia sempre lineare. Il protagonista, Ambrosio, un orfano divenuto superiore dei Cappuccini di Madrid, vive nella santità, ma quando scopre che Rosario, il novizio che cerca di emularlo e lo segue in ogni passo, tanto da stringere un fortissimo legame di amicizia, in realtà è una ragazza, Matilde, cade nella tentazione e nel peccato della lussuria. Matilde, infatti, è seducente, irresistibile e per mezzo di arti magiche porterà alle più obbrobriosi azioni il giovane Ambrosio. Il monaco, ancora considerato santo da tutti, non più sazio di Matilde si innamora di Antonia, una giovane vergine che riuscirà a violentare, ma solo dopo aver ucciso Elvira, la madre della ragazza. Subito dopo il delitto, un gruppo di soldati scopre il nascondiglio dove si era consumata la violenza carnale e trovano Ambrosio con in mano il pugnale con il quale aveva appena ucciso Antonia. Insieme a Matilde, la sua complice, è consegnato all'Inquisizione, dove è torturato e condannato al rogo. Ambrosio, disperato e impaurito decide, come Matilde, di vendere l'anima al diavolo, così Lucifero lo fa evadere portandolo in volo su un dirupo. E qui gli svela la triste verità della sua storia di orfano e dei suoi edipici delitti commessi, indotti dallo stesso demonio sotto le sembianze di Matilde. Elvira, infatti, era sua madre e Antonia sua sorella...
Romanzo letto la prima volta una ventina di anni fa nella versione di Antonin Artaud, quando questo genere di storie andrebbe letto. Le impressioni, oggi, non sono inevitabilmente più le stesse. Resta comunque un romanzo da leggere per capire come nella storia la letteratura abbia in questo capitolo uno dei suoi momenti più importanti. Sebbene si avvertano in modo primordiale primi cenni psicologici dei personaggi che anticipano il romanzo ottocentesco, le situazioni restano ingenue. Gli amori descritti nascono con estrema semplicità; le storie d'amore negate si risolvono con sotterfugi e menzogne; gli intrighi amorosi sono frivoli e si dilungano per lunghissime pagine. Come la storia di Don Raymond marchese di Las Cisternas e Agnes che, in un modo un po' contorto, alla fine si interseca con quella centrale di Ambrosio, Matilde e Antonia.
Resta in ogni caso un romanzo trasgressivo, violento, sadico, morboso. È, in fondo, un saggio sul bene e sul male, sulla tentazione, l'orgoglio e il peccato. È il romanzo sulla perdita dell'innocenza e la caduta dell'uomo verso gli abissi più bui dello spirito.
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