Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

10 mar 2013

Il delta di Venere - Anaïs Nin (Racconti - 1969)


"Fingendo colpa e vergogna, si gettò contro le ginocchia del frate e piegò la testa come per piangere, ma in realtà il contatto con la nappa l'aveva portata all'orgasmo ed era scossa dai fremiti. Il frate, credendo che fossero dovuti al senso di colpa e di vergogna, la prese tra le braccia, la fece alzare dalla sua posizione in ginocchio, e la confortò".

Scritti su commissione, i racconti erotici di Anaïs Nin narrano di seduttori, donne lascive, prostitute, preti morbosi, ragazzini curiosi, ermafroditi; un carosello di amori incestuosi, pedofili, omosessuali, necrofili.
Nei suoi "Diari" la scrittrice si lamenta che siano racconti quasi privi di poesia, che siano solo resoconti clinici, pornografici più che erotici. Ma la prospettiva delle storie è femminile, è quella della scrittrice, e la poesia, il sentimento trapelano con un certo vigore tra le parole, tra le ossessioni, le depravazioni, le fantasie dei personaggi. È vero, non c'è molto spazio per l’invenzione, per la riflessione, per la filosofia; le storie in sé non sono ben articolate né memorabili, le semplici trame sono quasi cornici ai racconti. Sono gli atti sessuali veri e propri i reali protagonisti. Ciò che conta è l’amplesso, la soddisfazione del desiderio, null'altro che desiderio e passione; sconfiggere la noia… 
Curiosità: i personaggi dei singoli racconti spesso ritornano negli altri, sicché il libro si può leggere come fosse un romanzo frammentato.
Sono racconti pornografici per lo più, anche se scritti con una certa eleganza; un libro, in breve, non per tutti.

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