Cioran, ormai è chiaro, è uno dei più grandi scrittori e pensatori del secolo scorso. È essenziale, un caposaldo del pensiero novecentesco. Il traduttore e critico Rigoni, in questa raccolta di scritti che manifestano la sua gratitudine verso un'amicizia rara, ci descrive un Cioran dall'aria modesta, timida, che rifiuta le luci della ribalta mediatica e che, invece, apprezza una passeggiata ai Giardini del Lussemburgo. Le pagine raccontano dell'amicizia iniziata negli anni Settanta tra i due; una testimonianza descritta nel resoconto di incontri, di interviste e introduzioni alle opere del filosofo. Risultano particolarmente interessanti, nonostante non siano approfondite, le intuizioni leopardiane dei due amici.
Una raccolta di memorie dal forte sapore di gratitudine.
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