Un blog di postille irrazionali. Un blog personale insomma; tanto per contraddirmi.
Presentazione
Presentazione
Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.
Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.
È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.
16 gen 2017
Classifica: i più belli e il più deludente del 2016
Eppure ne brilla una stella; una fiammella che ho scoperto e osservato d'estate, una stella che nel buio della verità (sì, perché la verità non si trova nell'apparenza della luce) è riuscita a rischiarare le mie notti.
Ma vediamo quali libri meritano un posto d'onore nella mia ormai tradizionale classifica annuale.
1. L'ordine naturale delle cose
2. Sodoma e Gomorra
3. Squartamento
Il romanzo di Antunes è stato una rivelazione, un meccanismo a incastro perfetto, dove costruzione ed emozioni si incontrano e raggiungono vette altissime di bellezza. Proust non può non essere tra i primi, la sua eleganza, la sua dolcezza, la sua sensibilità, il suo stile come esempi massimi di scrittura profonda. Cioran infine, con la solita visceralità, l'intima consapevolezza di essere un dannato.
Tra i pochi libri letti non ci sono stati momenti poco interessanti degni di menzione. A parte quel libro su Kafka e Praga, un libro per turisti, anche se carico di ricordi.
Nessun commento:
Posta un commento